Una sentenza per il cerchio.

Questa storia partecipa al quarto contest di scrittura creativa indetto dal blog di Alice Jane Raynor. Il tema oggi proposto è “cerchio”.

Mondo delle figure geometriche piane.

“Ehi, Cerchio! Che ne dici di fare una partitina a carte?” chiede l’ingenuo Quadrato al fratello.

“Uff… no, ho un grande cerchio alla testa… evitiamo”

Al che, il Quadrato si spazientisce.

“Che diamine! Ogni giorno ne hai una!E il cerchio alla testa, e la cervicale, e la voglia di essere una ruota per la formula 1… la prossima volta che sarai, un pianeta?”

“I pianeti sono solidi, io sono piano” fa notare il Cerchio.

Il Quadrato tuttavia si esaspera e, rotolando, fa per catturarlo ma il Cerchio è ovviamente più veloce.

“PRENDETELO!” esclama la figura dotata di vertici, osservando il fratello scappare rotolando, ma mentre quest’ultimo se la ride, non immagina certo di sbattere contro il Triangolo!

“Ahia, Try! Mi hai fatto male!” esclama il Cerchio furioso.

“Sei tu che non ti sei accorto di me… perché nessuno mi considera”

Dopotutto è un Triangolo.

Ad ogni modo il Cerchio viene portato, grazie alla forza fisica e bellicosa del Pentagono, in uno spiazzo, dove poi viene fissato sul terreno.

“Ecco, Cerchio, adesso sì che sei utile!” esclama il Quadrato, in vena di sangue. “Dodecagono! Fissati sul cerchio, così il Pentagono può spararti addosso!”

“Un momento, perché proprio io?” chiese il Dodecagono, che con le sue dodici braccia ha modo di mangiare dodici sacchi di patatine e ascoltare musica dodecafonica.

“Perché tu… ehm avanti, fallo!”

Il Dodecagono alza le braccia e comincia a prendere a colpi di shuriken il povero cerchio. Siccome ha dodici braccia, si suppone che faccia sempre centro, tuttavia non prende nemmeno una volta il bersaglio.

Al Quadrato cascano le braccia e l’Esagono comincia a ridere come un forsennato.

“Ma… ma… DANNAZIONE!” esclama. “Su dodici tentativi, non hai centrato il bersaglio nemmeno una volta! Com’è possibile?”

Il Cerchio sghignazza. Il fatto è che vedere cerchi, per una persona comune, è sintomo di forte stress , figuriamoci per un essere dalle molte sfaccettature come il Dodecagono. Lui, però, non lo sa e si giustifica in un altro modo: “Non ho fatto nessuna lezione di tiro, spiacente”

Il Generale Pentagono allora entra nel suo elemento. “Allora andiamo! Farò di te un ottimo arciere! Ma prima, dieci giri di campo e venti flessioni! FORZA!”

Così poi, mentre L’Esagono comincia a tirare noccioline nei confronti del povero Dodecagono, il Quadrato e il Cerchio rimangono da soli.

E il Triangolo nessuno continua a considerarlo.

28 pensieri su “Una sentenza per il cerchio.

  1. Simpaticissimo anche questa volta!
    Ma sai che avevo in mente anch’io una cosa del genere quando è stato tirato fuori il cerchio come tema? Poi mi sono detta che non sono brillante in queste cose e così ho optato per il solito racconto che… ma, vedremo se piace 😉
    Voto: 4/5
    Grande!!
    Non vedrò più le forme giometriche con gli stessi occhi d’ora in poi xD

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  2. Non sapevo avessi iniziato a partecipare a contest di scrittura creativa, ma mi fa molto piacere scoprirlo. Anche se hai cambiato piattaforma, non hai decisamente perso la tua Avenità ( o Avenitutine? ) che ti contraddistingue da sempre, creando storielle divertenti e leggere. Bravo!

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    1. Beh, anche i miei piazzamenti da contest non sono cambiati ^^ però sono contento di partecipare, interpreto i temi del contest come una “pausa” dalla solita routine che ho deciso di imprimere a questo blog ^^

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  3. vivace e gradevole lettura. mi aspettavo, a un certo punto che si giungesse ad una riappacificazione salomonica, tipo quadratura del cerchio o che il cerchio venisse colpito a morte e prima di crollare esanime al suolo s’avvitasse su se stesso eseguendo un mirabolante numero da circo tipo cerchio della morte
    : )

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  4. Un racconto brillante e giocoso 😉 sei bravissimo a dare la parola agli oggetti: sei quasi un Walt Disney del racconto breve 😉 Questa volta ho trovato il ritmo un po’ troppo sostenuto, ma son gusti 🙂 Il mio voto è 4/5

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  5. Beh che dire Andrea! al solito hai tirato fuori il meglio dell’ironia in poche righe.
    Non hai idea di quanto abbia riso a leggere del “triangolo non considerato”
    Un po mi sono persa, lo ammetto, a immaginare tutte le figure disegnate dentro al cerchio…anni di educazione tecnica mi hanno segnato, ma alla fine la sentenza è stata lapidaria!
    4/5 anche questa volta hai dato davvero una visione comica di una cosa banalissima.
    Hai davvero una dote per questo campo. un solo minuscolo appunto personale di gradimento: io avrei messo i discorsi indiretti al passato. Il presente sa troppo di gioco di ruolo ( così mi è sempre stato detto e così riferirò fino alla morte dei tempi); quindi avrei letto con molto più gusto, ad esempio: piuttosto di ” si spazientisce”

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  6. Mi piace il tuo stile, sei originale, un’ottima immaginazione, e mi piacerebbe leggere una storia più strutturata. 4/…..a no, niente più voti! 😀

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