Su di me: la dama

Quando parlo di Dama, intendo ovviamente il gioco, perché non sono abituato a chiamare “dame” le signore, ma appunto “ladies”, “donne”, “madamigelle”, ma dame proprio noi.

Scoprii la dama nella maniera più banale possibile, ovvero quando a scuola media usavamo il Windows XP (sempre sia lodato) per fare il corso di inglese. Ebbene, secondo me l’XP è e rimane il sistema operativo migliore: grafica allucinante, il pratino (che sostituivo con Stonehenge) e i giochini allucinogeni, fra i quali ricordo anche Pinball.

Ma non è di Pinball che vi parlo oggi, piuttosto appunto la Dama… su Internet.

Ai tempi, Internet era un posto molto meno frequentato di adesso: i bambini non sapevano cosa fosse, non esisteva facebook e forse eravamo molto più felici.

Ad ogni modo, la Dama su Internet (presente anche su Windows 7) dava e dà la possibilità di giocare con i più disparati elementi.

Ma come si gioca a Dama? Si dispongono le pedine come in figura e si attende la mossa altrui per fare la propria. È molto più semplice e veloce degli scacchi, per questo lo preferisco, ma è altrettanto cervellotico, perché se si rimane con pochi pezzi poi è difficile recuperare.

Alla fine, vince chi elimina tutte le pedine dell’avversario. Inoltre, chi riesce con le sue pedine ad arrivare all’altra costa può “ripescare” una pedina mangiata e sovrapporla a chi è arrivata alla costa. Queste due pedine formano una “Dama” che fa un po’ quello che vuole: andare avanti, indietro, mangiare da davanti, da dietro, diventare netturbina eccetera.

Ebbene, a scuola media non ho mai vinto una partita, perché ero terrorizzato dal perdere il mio esercito. Ma adesso che sono un po’ più “smalizato”, ho cominciato a portare a casa qualche epica vittoria.

“Ma stai zitto che gli avversari preferiscono far giocare il giocatore virtuale al posto loro!”

Silenzio.

Odioso poi quando l’avversario ti mette “a lato” e sai di avere perso perché qualunque mossa tu faccia lui ti mangia.

Ma quando vinci è una goduria infinita e prendi a dire:

“Min*hia! Sono uno stratega! Con me a Waterloo si vinceva!”

E altre cagate varie. Però è vero, lo dico sempre quando vinco.

Insomma consiglio a tutti di giocare a dama perché rilassa, è appassionante e non da mai nulla per scontato: una strategia che andava bene la partita precedente, poi farà schifo nella prossima!

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6 pensieri su “Su di me: la dama

  1. Io AMO giocare a dama, mooolto piú degli scacchi, perché lo faccio sin da bambina. Se volessi un giorno fare una partita, in attesa che venga a Palermo con una delle mie scacchiere, mandami un gufo ^^

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