Tutte le mie ditate.

Questa storia partecipa al V contest del gruppo di Alice Jane Raynor e il tema proposto (per me che è stato estratto a sorte) era “Impronta”.

 

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Un labirinto dal quale non si può uscire. Provateci.

Eh, è dura essere uno smartphone. Sapete quante volte devo sopportare le dita sopra di me? E quante volte  sospiro nel frattempo?

O soprattutto l’indice che mi dà più fastidio, con quell’aria da “so tutto io” e che mi preme come se non ci fosse un domani.

Tap, tap, tap… ma cosa schiaccia, i pidocchi?

E inoltre, ha anche l’arroganza di dirmi “Eh, prendi queste mie impronte” e succede!

Adesso sono pieno di impronte, soprattutto dell’indice, ma anche le altre dita poi partecipano a questo assurdo gioco. Persino il Pollice, esatto, che di solito si sente escluso.

“E con questo cosa vorresti dire, scusa? Vuoi che ti tocchiamo di nuovo?”

No, Indice, evitiamo almeno per oggi di tormentare il mio amico stand by. Davvero! A forza di impronte l’altro giorno è andato dall’analista!

“Davvero? A fare che?”

A chiede un etto di prosciutto, Mignolo! Che cosa si va a fare dall’analista, secondo te?

“Boh… vendita porta a porta?”

Comunque. Il Pulsantino dello stand by è andato dall’analista e ha detto “Ehi, curami!” e poi si è seduto sul lettino cominciando a tremare come una foglia.

“Ma non è una foglia, è un pulsantino”

Zitto, Mignolo. Ecco perché per oggi vi chiedo di non posare le vostre dita untuose su di me, almeno per oggi, per istituire una festa nazionale.

“Yu-uuuh! Festa! Chi porta la torta?”

Mignolo, ti stai facendo nuocere! La chiamerò Festa Anti-impronte dove tutti i guanti saranno protagonisti!

*arrivano i guanti*

Ehi, siamo i guanti! Ripariamo dal freddo e anche dalla Madama, che cerca di inchiodarti quando uccidi le persone! yeah!

Ehm… forse era meglio non dire quell’ultima parte, eh.

“E perché no, Smartphone? Siamo o non siamo… GUANTI? E adesso infilateci, così possiamo palparlo! Yeah!

Oh no, aiuto!

17 pensieri su “Tutte le mie ditate.

  1. Fantastico il modo in cui riesci sempre ad immedesimarti negli oggetti/frutti (e quant’altro) in modo impeccabile e divertente xD
    Da oggi in poi, non guarderò più il mio smarthphone con gli stessi occhi ed è solo colpa tua xD
    Sinceramente non ho visto refusi, ma non sono una cima in queste cose, per me è stata una lettura piacevole e scorrevole al tempo stesso, ma non ho capito la parte finale della frase del guanto: “[…] e anche dalla Madama, che cerca di inchiodarti quando uccidi le persone! yeah!” ^_^
    Bravissimo come sempre 😀

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  2. Pingback: Raynor's Hall
  3. Oh no! povero schermo… che vita grama e infame che deve fare *occhieggia il suo che sta dormendo*
    Come lo capisco, sempre tastato e insozzato a quel modo, che gente! Ribellati Smaphone! Fai come fa il mio… bloccati e mandali tutti nel panico più totale!
    RIBELLIONE!!! RIBELLIONE!

    Aven caro, come riesci a rendere comica ogni situazione tu, credo siano davvero in pochissimi. Sei un genio della comicità.

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  4. Sarà contento il mio smarthphone, allora, visto che solo 2/5 delle dita osano sfiorare lo schermo (è un mio limite, purtroppo 😦 )
    Comunque, non so come tu ti sia piazzato, ma a me la storia è piaciuta molto. Attuale, fresca e leggera, come sempre quando si tratta di Aven.
    Ben fatto, insomma!
    Viviana

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