Ecco un sacchetto dell’umido opportunamente chiuso. Non vorrete mica sapere cosa ho mangiato, vero? E poi, guardate che belle mosche ha attirato!
Una cosa che ho visto con prova è che il sacchetto dell’umido fa puzza.
Non metto nessuna immagine, sappiamo tutti quanto faccia puzza.
Eppure sono qui, a scrivere un tutorial che è anche una testimonianza, per dire cos’è e come funziona il sacchetto dell’umido.
Per quanto mi riguarda, rientra nella categoria “umido” ciò che non è “secco”.
Quindi metterò un bel po’ di pioggia, di brodini, di brina e di rugiada, e anche un po’ di saliva, ché quella è umida.
Ecco, ho fatto uno schifoso sacchetto dell’umido. Non l’ho riempito affatto, però. Che figura ci faccio poi con quelli della raccolta dell’immondizia, se dovessero passare?
Allora vado un po’ a vedere cosa dice il Sacchetto in sé. Come sempre, metto un registratore fra me e lui, non vorrei che le sue parole si perdessero.
“Erano circa le undici del mattino. Sapevo che mi avrebbero buttato fra le 18 e le 22, quindi ero piuttosto tranquillo, ma a un certo punto due mani mi si avvicinarono e mi chiusero! E non solo, mi scesero e mi buttarono nell’apposiio cassonetto, fuori orario!”
Non vedo, però, cosa c’entri con la domanda in sé. Cos’è, infatti, l’Umido?
“L’umido sono tante cose. È sbagliato pensare che siano solo le cose bagnate. Infatti abbiamo nella categoria umido anche tutto ciò che riguarda l’animale: coda, peli, denti, ossa…”
Un momento, ma queste cose noi non le mangiamo!
“Ma va’! Hai dimenticato con chi stai parlando? Tutto ciò che non mangiate finisce nell’immondizia, no?”
Vero, scusami. A volte vado fuori tema e mi sembra di stare parlando con chissà chi. Ma sai? Tutti dobbiamo pur cominciare ad intervistare quelli più umili e poi…
“MI STAI DICENDO CHE SONO UMILE? SONO UMIDO, DANNAZIONE!”
Come due lettere possono cambiare l’umore di una persona…