E qui ho anche evitato di mettere messaggi subliminali, perché l’unico comando è quello di mangiare il gateau.
ATTENZIONE: QUESTO È UN ARTICOLO PESANTE. DOPO LA LETTURA, CONSIGLIO DI FARE RUNNING ATTORNO ALL’ISOLATO.
Che non si dica che Aven90 il Grande lascia digiuni i suoi sudditi!
Il Gateau, detto anche “Gattò” o “Grattò” (tutti e tre i termini sono possibili) è un tipico piatto palermitano che va molto in voga i giorni di Santa Lucia, dove facciamo il voto di non mangiare farinacei, sfondandoci però in tutte le altre versioni del cibo, che a Palermo non mancano.
Pertanto, non poteva mancare nel mio menu e quindi vi rifilo gli
INGREDIENTI
Patate (beh, ovvio)
Pan grattato
Olio
Parmigiano
Un coperchio
Ragù di carne e piselli
Naturalmente, per poter fare le patate, occorre sbucciarle. E come si sbucciano le patate?
Non so se ne ho mai parlato, ma il pelare le patate è forse il castigo più conosciuto che esiste, soprattutto in un certo contesto e in un determinato periodo.
Comunque, in breve si tratta di avere un bel po’ di patate e doverle sbucciarle con il solo ausilio del coltello a crudo. A sbucciarle cotte, sono bravi tutti.
Il grattò va cucinato (non dimentichiamolo) in padella o al forno, è indifferente.
“Io lo cucina in padella”
“Io al forno”
“Io non cucino. IO PREPARO. FORTEH”
Sì, basta.
Il gattò è buonissimo. Una volta terminato, la forchetta deve spaccare in due la crostina e al palato si deve sentire il pan grattato croccante, il ragù e anche i prosciutti eventuali che avete messo in più, oltre ovviamente al sapore delle patate che abbiamo sbucciato con l’ausilio d un coltello e sacrificando decine di dita.
Ma non temete: il gateau vi donerà tutti questi sapor… se riuscite a farlo.
“A me è venuto tipo sformato e non ho capito come ci è entrato un dito che ho perso a causa delle patate”
Beh, spiegherai il dito come “variante creativa dello chef”
Buon appetito!
😂😂😂😂👍
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