“Senza sacrificio, l’uomo non può ottenere nulla“.
Questo è l’incipit del manga di Hiromu Arakawa, che parla di un ragazzo, Edward Elric, che ad un certo punto della sua vita è stato costretto a dare uno degli arti per riportare in vita suo fratello, Alphonse, in seguito a un… pasticcio combinato dai due.
Da qui parte il loro viaggio, che ha il sapore di un romanzo di formazione. La cerca della Pietra Filosofale, la scoperta della terribile verità, e di una verità ancora più terribile, fino alla scoperta della Verità, che tutto sa e sopporta.
Ma come non apprezzare un manga del genere, che combina queste riflessioni sulla vita, l’universo e tutto quanto con il lato più scanzonato che possa esistere? gag, riferimenti comici, situazioni spassose sono all’ordine del giorno e pensate che alla fine di ogni volumetto sono presenti alcuni sketch veri e propri LOL
E poi tanto sangue e tanto terrore: come non avere paura di Pride, uno dei sette Homunculus che minacciano Edward? Io ho ancora gli incubi, detto fra noi.
E come non apprezzare Maes Hughes, un militare amico di Ed ossessionato dalla moglie e dalla figlia?
E come non avere una passione per Winry e Riza Hawkeye, i principali personaggi femminili? Soprattutto Winry, che smentisce il luogo comune sulle bionde.
Menzione quindi per il Colonnello Mustang, il quale si è specializzato nel Fuoco: gli Alchimisti, quando lavorano per l’esercito, hanno sempre un soprannome e sta di fatto che quello del colonnello è proprio “L’alchimista di fuoco”, a causa di un guanto che se sfregato combina l’aria circostante creando appunto… il fuoco. Mitico!
E poi c’è Scar, l’uomo dalla cicatrice, che…
“Che?”
Dovete leggere il manga per scoprirlo.
Insomma, tanto da dibattere e da discutere, ma non posso nemmeno anticipare niente perché altrimenti rovino il gusto della lettura. Io posso solo dire che ne avevo sentito parlare, e decisi di vedere gli episodi dell’anime, subito dopo la fine di Death Note, per riempire il vuoto che m aveva lasciato dentro.
Ebbene, anche se la versione anime si discosta parecchio dal manga, avevo molto apprezzato quegli episodi, e poi acquistai l’edizione gold del manga. Ciò che voglio dire è che se avete apprezzato l’anime del 2003, non potete non apprezzare il manga, che è MOLTO superiore e vi potrebbe far gridare al capolavoro.
Insomma, un prodotto assolutamente da avere e da apprezzare, quindi…
“No ma FMA non mi piace”
Ho concluso amicizie per molto meno.