“Ecco, dovrebbe esserci”
Si scavava da giorni. I due uomini osservavano con attenzione gli sviluppi di quella vicenda che si stava trascinando da troppo tempo. Il fatto era che, da quando mancava quel pezzo storico, John e Paul avevano deciso di mescolare la terra pur di trovarlo; alla fine si udì un grattare dell’escavatrice e per quello John ebbe la sensazione di esserci.
Fu una fatica dover togliere tutta la terra a mano, ma ciò che stavano cercando era troppo importante. Si trattava dell’osso del primo uomo in assoluto sulla Terra, ovvero colui che c’era prima che uscisse Internet, ad esempio.
Infine, riuscirono ad estrarlo. Era un osso, per la precisione una tibia.
“E quindi questa sarebbe una tibia…” disse Paul, che non aveva mai visto una tibia dal vivo.
“Sì, sono una tibia, problemi?” rispose scocciata la Tibia stessa, capace quindi di parlare.
“Appartieni davvero al primo uomo sulla Terra?” chiese John, non tanto sorpreso di quella particolarità.
“No, magari sono la Tibia di un uomo assassinato quarant’anni fa! ma che domande fai? Certo che sono la tibia del primo uomo sulla Terra, nato dal nulla e senza genitori!”
Né John né Paul riuscirono a capire se la Tibia fosse sarcastica oppure no, così glielo chiesero.
“Sei per caso sarcastica?” chiese Paul.
“Noooo, ma chi, io? Figurati! Le Tibie non conosco il sarcasmo… parlo seriamente” rispose l’osso.
“Allora, sei o non sei la Tibia che stiamo cercando?” chiese John, un po’ esasperato. Il fatto era che le Tibie non hanno facce, quindi tutta la situazione era ancora più sconvolgente.
La Tibia non rispose subito. “Be’, posso solo dire che sono ciò che vuoi”
“Allora sei la Tibia del primo uomo eccetera”
“No, non quello”
“E allora… sei la Tibia di un uomo morto quarant’anni fa!”
“No, nemmeno! Sono una tibia che… ehm… ”
Momento di pausa.
“Non lo so, non mi ricordo più. Però so che posso sparare frecce!”
Una freccia partì dall’estremità conficcandosi su un altro reperto storico. John e Paul sperarono di non trovare mai più ossa nella loro carriera.