Forse non tutti sanno che prima di scrivere Il triangolo no, Renato ha letto questo articolo. Eccolo qui ritratto appena finito di leggerlo.
Senza scadere nella banalità, possiamo subito dire che il triangolo è una figura geometrica piana composta da tre lati e tre angoli, la cui somma fa cento ottanta gradi.
Il triangolo è stato recentemente usato anche per disegnare il simbolo Harry Potter dei doni della morte.
“E che è, ora anche la morte fa i doni neanche fosse un Babbo Natale qualunque?”
Guarda che non sono doni comuni.
Comunque, il triangolo è una figura geometrica bella. È il simbolo degli illuminati, trasmette sicurezza e al limite si può anche disegnarci sopra un altro triangolo, sempre ammesso che questa azione abbia una sua utilità.
Infine, c’è un altro utilizzo del triangolo.
Forse non tutti sanno che io sono un vero e proprio asso nel suonare il triangolo, lo strumento musicale di ferro che si batte con un aggeggio esterno.
“Tu ci prendi in giro ma in realtà ci vuole davvero molta tecnica”
In ogni caso, è un ottimo strumento musicale che consiglio a tutti di provare.
“Come si calcola l’area?”
Facciamocelo dire dalla diretta interessata:
“L’area del triangolo? Mi viene in mente quella volta in cui eravamo per strada io, la base e sua altezza l’altezza del triangolo. Io che poi la chiamavano Frank “Ehi Frank!” e l’altezza si imbestialiva non poco.
Comunque poi la Base ha detto “Guardate, questa piazza è a forma di triangolo, perché non giochiamo ai tre cantoni?” al che sua altezza l’altezza si è indispettita.
“Non possiamo giocare senza il mio permesso. A parte che non conoscete l’area di questa piazza e senza di me non potrete calcolarla”
Vi giuro, ragazzi, che non sapevamo più che cosa fare, però poi arrivò il 2, con tanto di autobus dedicato a lui stesso.
“Pronti per partire?” chiese il Due conducente, aprendo la parte per farci entrare.
“Per andare dove?” chiesi io. “Ma a calcolarti, no? E che diamine, bisogna spiegarti sempre tutto!”
Andò a finire che partimmo assieme al due per il mondo della matematica, dove scoprimmo che io vengo calcolata base per altezza e il nostro risultato diviso a metà. Pazzesco, no?”
Già, veramente pazzesco.
Quindi, cosa rimane da dire?
Base per altezza diviso due, e vedete cosa vi viene fuori!