“Pronto?”
“Ciao sono io…”
Il telefono, soprattutto quello cellulare, è il mezzo di comunicazione fondamentale. Senza di questo, la comunicazione sociale non esisterebbe. Tutti parlano attraverso il telefono, se ci fate case nessuno osa più guardarsi in faccia e si preferisce chiamare, oppure mandare una nota vocale su whatsapp.
A qualsiasi ora del giorno e della notte, in qualsiasi contesto e in qualsiasi modo, la gente ha lo sguardo fisso allo schermo a mandare messaggini. Tutti, anche te che stai leggendo questo articolo.
Non sto qui a dire se sia giusto o sbagliato, non m’interessa. Piuttosto, vorrei farvi notare una cosa che succede quando si chiama e il ricevitore non ha la vibrazione.
Il telefono suona “Driiiiiin”, “Driiiiin” e uno ovviamente cosa fa?
Risponde “Pronto“, no?
Ma… perché rispondi pronto? Cosa vuoi dire?
a) Vuoi dire che sei pronto a ricevere la chiamata?
b) Vuoi dire che il telefono è pronto a trasmettere la chiamata?
c) Vuoi semplicemente dire che sei nato pronto?
d) Ti chiami PRONTO?
e) È un momento in cui bisogna essere pronti?
C’è anche un’opzione F, più rara: se ci fate caso, ogni tanto anche il mittente della telefonata dice “Pronto”, causando un lasso di spazio/tempo in cui ci si dice “pronto” a vicenda neanche si fosse a Capodanno. Sapete, quando ci si scambia gli auguri.
In ogni caso, qualunque sia il motivo, c’è la radice storica per cui diciamo pronto a qualsiasi telefonata.
Era il 1115 e non c’entra che siano le 11 e 15 e i telefoni non esistevano. Anzi, non c’era proprio neanche l’odore della corrente elettrica e di conseguenza la tecnologia. La cosa più interessata capitata è che Enrico V di Franconia viene sconfitto dai principi Sassoni e no, non ho copiato dal Trono di Spade.
In ogni caso, nell’accampamento di Enrico V non c’erano i telefoni, altrimenti sono sicuro che qualche suo alleato l’avrebbe chiamato e lui avrebbe risposto “pronto”, così avrebbe potuto prendere le contromisure per evitare la brutale sconfitta che tutti ricordano perché tutti abbiamo studiato il medioevo e tutte le sue controversie.
I principi sassoni, invece, i telefoni ce l’avevano, o comunque attaccavano con lo spago i bicchieri di terracotta, cosicché, essendo tantissimi, sono stati costretti a fondare un gruppo Whatsapp chiamato “Principi Sassoni”, tanto in Sassonia se non eri principe non eri nessuno.
Poi, questi Principi hanno detto a Enrico V: “Pronto?” e lui però non era pronto, quindi è stato sconfitto.
Da allora diciamo pronto, sono sicuro che è per questo.
io invece in ufficio dico “Buongiorno, sono Marta….”, invece sul cell dico “siiii??? Dimmi!”
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Sono modi alternativi per rispondere e che sicuramente avranno spazio in un prossimo articolo 😀
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