La caduta di un uomo.

Storia che partecipa al XIV contest non competitivo del gruppo facebook “Circolo di Scrittura Creativa – Raynor’s Hall”. Il tema scelto era “Dannazione” e a me è venuto fuori questo composto. Spero vi piaccia! 

“Ehi, ma come stai bene! Ti vedo in ottima forma!”

“Grazie, grazie”

Tutti quelli che mi conoscono mi fanno i complimenti. In effetti è un bel periodo: i soldi mi arrivano, sto bene fisicamente e ho una bella moglie che mi aspetta a casa.

Tutto sembra scivolarmi addosso e anche questa è una bella giornata.

A un certo punto, però, vedo lei. Vedo lei, e rimango a bocca aperta.

“Caspita, è bellissima…” mi ritrovo a pensare. Ma come? Non ero forse io che ha appena detto di avere una moglie bellissima a casa che mi aspetta?

Però lei è bellissima, non c’è dubbio. Sono sicuro che chiunque potrebbe essere d’accordo con me.

Guardo le sue forme e mi ci perdo. So per certo che ha carattere, anche se non so cosa me lo faccia dire. In ogni caso è bellissima e sto fermo, in mezzo al marciapiede, a contemplarla. È ferma, immobile, come se stesse aspettando qualcosa. Come se stesse aspettando… me.

Ma che vado a pensare? Io sono integerrimo, tutto d’un pezzo. Se andassi con lei, perderei la mia forma invidiabile e soprattutto mancherei di rispetto a tutto ciò che ho di più caro al mondo.

Ma… ma non so se resisterò ancora per molto. Il fatto è che nemmeno le mie gambe rispondono ai comandi ed è come se non volessi andarmene, rimanendo lì a contemplare lei per tutta l’eternità, o almeno finché non la prenda qualcun altro.

È così formosa, così attraente… non avevo mai visto niente del genere in tutta la mia vita. E il tarlo nella mia testa mi rode, e il mio cuore accelera, tanto che un violento mal di testa mi attanaglia le tempie, non riuscendo quasi più a pensare.

Ormai ho ceduto. Sono suo. Devo entrare in pasticceria.

“Buongiorno, vorrei quella cassata”

È andata, l’ho detto.