Isda e l’orca assassina/3
Una volta appreso che l’Orca assassino ha ucciso pinguini, Isda ha solo una carta da giocare.
“Va bene” afferma. “Mostrami quello che sai fare e ci sfideremo a singolar tenzone!”
In ogni caso, tutto lo spazio marino è col fiato sospeso, in tutti i sensi: sia perché ci troviamo sott’acqua e sia perché due personalità come quelle stanno per scontrarsi in uno scontro all’ultimo sangue.
“Chi crea la bolla più grossa vince! Evitiamo di prenderci a schiaffi con le pinne, ci servono” propone l’Orca e Isda si trova d’accordo, anche se le è sempre seccato nuotare.
L’Orca, considerata la sua stazza, produce una bolla gigantesca, che a sua volta parla, canta e sa giocare discretamente a briscola.
Isda si trova quindi spalle al muro, deve creare una bolla migliore. Ma come fare? Al che, l’idea geniale, e per fortuna le è venuta proprio nel momento opportuno.
Si dà il caso che stesse passando di lì un pesce palla.
“Proprio te cercavo!” esclama lei, che quindi lo cattura e lo gonfia a dismisura, per poi togliergli l’aria e farlo svolazzare creando ampi cerchi, che a loro volta creano diverse bolle tutte di forma diversa, racchiudendo comunque un’impronta del pesce palla, che se ne va stizzito e inveendo contro i pesci spada maleducati.
L’Orca Assassina si stizzisce non poco: ha perso al sfida con un’idea geniale! “Devo ammettere che sai cavartela” ammette l’Orca. “Tuttavia, ciò non ti salverà dalla tua decapitazione!”
Isda tuttavia le rifila una pernacchia e scappa via velce, come non ha mai fatto in vita sua.
Nel frattempo che molti pesci cercano di fermarla, l’Orca ridacchia e, azionando la super velocità di cui è dotata, corre verso di lei, per inghiottirla in un sol boccone.
Tuttavia, non percorre che poche miglia marine che un Delfino le sbarra la strada.
“Alt! dovrai pagare centottanta conchiglie per aver letteralmente stuprato il codice della strada marino! Concilia?”
L’Orca sgrana gli occhi. davvero la legge nel mare funziona in questo modo?