Condividi qualche perla di saggezza che parla di te
Ce ne sono molte.
“Non provare pietà per i morti, Harry: provala per i vivi e soprattutto per quelli che vivono senza amore“
Questa è di Albus Silente, preside della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Io la penso in un certo modo sull’amore e quindi se mi rispecchio molto in questa frase ci sarà anche un motivo, no?
Che cos’è l’amore? Frammenti di tante emozioni, è proprio vero. Ed è l’insieme di tutto che fa di me… me e l’esistenza di questo stesso blog.
“Molti di quelli che meritano di vivere muoiono, e molti di quelli che meritano di morire vivono. Sei forse tu in grado di decidere, Frodo? Non essere troppo affrettato nel dare giudizi: nemmeno i più saggi riescono a vedere tutte le possibilità“
Questa frase, più o meno (sono andato a memoria) è di Gandalf, l’Istar guida e leader della Compagnia dell’Anello, partita da Imladris per accompagnare Frodo fino al temibile monte Fato, dove va buttato il suddetto Anello per così cancellare definitivamente il malvagio Sauron. Che significa questa frase? Significa che ogni volta che sento dire “Ah, se ne vanno i migliori/questo perché non muore?”, una parte di umanità muore, e tutte quelle persone che magari vorrebbero redimersi, si scoraggiano sentendosi rinchiusi e continuamente col dito puntato. Perché dunque non provare a cambiare atteggiamento? Persino in un personaggio subdolo come Gollum c’era qualcosa di buono, e in fondo è solo vittima di se stesso.
E poi c’è questa:
“Beati voi quando vi perseguiteranno, vi insulteranno, e mentendo diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia: rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli“
Ormai l’ho capito, la felicità non è di questo mondo. Per questo ho bisogno di credere, e ho deciso di credergli, perché nessun uomo si sarebbe mai fatto crocifiggere da innocente. Lui stesso ha assicurato il suo compagno condannato a morte che lo avrebbe seguito in Paradiso, pertanto questo paradiso… cos’è? C’è davvero la vita dopo la morte?
Oggi come oggi è difficilissimo dire apertamente “sono cattolico praticante”, e la realtà di certo non aiuta, viste tutte le tresche che la Chiesa ha avuto e ha ancora. Ma togliendo tutte le magagne, poi cosa rimane? Non rimane forse il vangelo, la buona notizia? E non è forse vero che siamo talmente abituati alle cattive notizie che se qualcuno ci viene a dire che questo mondo non è la nostra unica possibilità di vita lo prenderemmo per folle?
Ebbene, è a tutto questo che penso quando risuona in me la frase che ho scelto, soprattutto quando vengo preso per ignorante, irrazionale o con la mente chiusa.