Scrivi qualcosa per cui ti senti forte.
Scrivo dal 2009, e la frase che mi sento arrivare più spesso è questa:
“Riesci sempre a strappare un sorriso”
ebbene, questa cosa si è impadronita così tanto di me che mi sento forte, o per meglio dire al sicuro, quando scrivo roba demenziale o nosense.
Sì, di sicuro in questa challenge stanno venendo fuori un sacco di cose su di me che non sono propriamente comiche e infatti ho già scritto alcuni post seri, tuttavia è chiaro che il genere di riferimento è quello e in queste righe spiegherò perché.
In un’altra vita, sarei potuto essere uno scrittore giallo, o fantasy, o anche fantascientifico, perché sono tutti e tre dei generi che mi piacciono molto e che mi ispirano, ma sono anche generi che non permettono molte risate, e il riferimento deve essere quello “serio” e introspettivo, altrimenti nessuno ti prenderebbe sul… serio.
Inoltre, nel mio vissuto ho incontrato tantissime difficoltà, tantissimi dolori, tantissimi “no” e porte chiuse, mi è stato detto di tenere la bocca chiusa e farmi gli affari miei, sempre, tropo spesso, fino a reprimere la mia personalità. E poi quella notte di febbraio è successo quello che non si deve mai augurare a dei ragazzini così giovani, che mi ha portato a pensare che il mondo sia un posto davvero triste, brutto, dove i più forti sopravvivono e tutto il resto della gente cerca solo di sopraffarti. È possibile vivere così?
Direi di no, vero?
Allora, che fare? Ammiro molto le persone che come me si impegnano per far divertire, e i miei libri conducono verso questo sentiero. Non sono storie, non hanno una trama, sono soltanto (in tutto) 104 capitoli molto frenetici, catchy, che ognuno può leggere quando e dove gli pare, e soprattutto con l’animo rivolto verso la positività.
Questo è quello che sto cercando di fare, ogni giorno, anche con questo blog e sono felice di avere tutto il vostro supporto ❤
Grazie a te, Andrea 😉
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E di che? ^^
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