Pensa ad una parola. Cercala su Google Immagini. Scrivi quello che ti ispira la undicesima.
Questo è un ottimo esercizio, vediamo che ne esce fuori.
Penso alla parola “Cassapanca”, e l’ho cercata su Google Immagini. L’immagine numero 11 è la seguente:
E chi dice che dentro quei cassetti ci siano davvero coperte e il cuscino? Anzi, io direi che c’erano e poi sono evasi, perché dentro appunto ci sono i maledetti uomini tarli che non solo rosicchiano, ma danno anche fastidio in altri modi.
Ad esempio, quelle coperte sono blu perché gli Uomini/Tarlo si sono avvicinati mentre dormivano e hanno detto loro “Ehi, sapevi che l’acqua è l’elemento migliore>?” e le corte “Ah sì? Allora noi vogliamo essere come loro!” e quindi gli Uomini/Tarlo hanno risposto “Bene, coloratevi di blu allora!”
E loro lo hanno fatto, con grande disapprovazione del signor Cuscino.
“Guardate che diventare blu non fa di voi il mare” fa notare, ma le coperte lo mettono a tacere sibilando rumorosamente.
“Ah sì? È dunque così che mi trattate? Io, il grande cuscino? L’essere più morbido della notte? Colui che è così ambito dalle teste di tutto il mondo? Bene, non godrete più della mia presenza!”
Detto questo, va via, nel senso che apre il cassetto e si mette sopra la cassapanca a prendere un po’ di sole, che poi sarebbe la luce elettrica della stanza.
Poco dopo viene raggiunto dalle coperte che gli dicono “E dai, non fare l’offeso, non è che perché gli Uomini Tarlo dicono una cosa noi ci crediamo subito!”
“Vero” concordano gli Uomini Tarlo. “E poi, a te non abbiamo detto proprio niente. Sarà che non ci interessi?”
Il cuscino sente un moto sconvolto. Gli Uomini-Tarlo non sono interessati ai cuscini… non è possibile, tutti se ne interessano. E allora, di che ciarlano i tarli? E se fosse vero?
“Uhuhuhu” ridacchiano gli Uomini-Tarlo, che rosicchiano persino le menti dei poveri cuscini, mentre quest’ultimo si sconvolge ed esplode in una nuvola di piume.