La dea dei fulmini
Teresina quel pomeriggio aveva deciso di spenderlo tutto facendo l’altalena su un parco sperduto, quando improvvisamente una voce l’attacca dietro di lei.
“Allora? Vuoi volare più in alto?”
Teresina lo riconosce, è l’Alieno a due teste venuto a prendere la sua testa. Quella di Teresina.
Nel senso che non ha certo bisogno di una terza testa, ma l’alieno a due teste è venuto a prendere la testa di Teresina perché ce l’ha con lei a causa della sconfitta subita al Polo.
Possiede anche una pisola carica.
“Maledetto! Sei venuto dal Polo fin qui per…”
“Prendere la tua testa, esatto” afferma l’alieno. “Adesso non parlare, devo ucciderti”
“COSA? Impossibile, io sono Teresina, la dea dei fulmini!”
Con grande stupore dell’extraterrestre, Teresina si concentra ed emette scariche elettriche dalle antenne che ha già di default.
I fulmini che fuoriescono da lì sono dunque molto più forti di quanto ci si aspetta da una giornata serena come quella e l’alieno viene abbrustolito e poi mangiato dalla lumache e da altre sue simili. No, perché sa di lattuga.
“Sono molto contenta di ciò che è successo” commenta infine Teresina, sazia e satolla. Che vuol dire anche “sazia”, ma mi andava di scriverlo.
“Hai ragione” commenta Erica. “ma saprai cimentarti nel mio labirinto?”
Erica fa fuoriuscire dalla bocca un sacco di erbacce dove racchiude Teresina in un complicato labirinto, dove non si può uscire se non si conosce la soluzione.
“Oh no! E adesso dove devo andare? Ah già! Io estraggo bava, basterà circolare per tutto il labirinto e vedere dove sono già passata per non passare due volte nella stessa via!”
In ogni caso, non è stato sufficiente per risolvere il labirinto, perché Teresina ci ha impiegato parecchie ore e diversi minuti per completarlo tutto. Inoltre, Erica, continuava a sputare erbacce ampliando la sua costruzione, quindi anche se Teresina dovesse risolverlo, ci sarebbe stata sempre un’altra soluzione.
Improvvisamente spunta dal nulla l’Uomo Lattuga. “E io? Qual è il mio ruolo in questa storia?”
Erica risponde: “Fatti mangiare”
E l’Uomo Lattuga si fa mangiare.