Il genio che…

Personaggio: un genio,un vecchietto
Genere: giallo
Caratteristiche: perdita di memoria,viscosità
Coppia: nessuna

Prompt fornito dal generatore del sito “Racconti vaganti“.

“AAAAAH COSA È SUCCESSO?”

L’urlo dello scienziato squarciò l’aria altrimenti tranquilla della notte.

Il genio stava semplicemente scendendo in laboratorio per poter bere un bicchiere di latte, visto che non riusciva a dormire, quando vide.

I suoi occhiali! Non c’erano più! Gli erano fondamentali, senza di quelli non poteva più condurre nessun esperimento!

Per fortuna, abitava al paese un vecchio ispettore, ormai in pensione e che certamente sarebbe stato disponibilissimo, più della polizia, a cercare i suoi occhiali alle tre del mattino.

“Califragili! Califragili! Ho bisogno di lei! Mi hanno rubato gli occhiali fotonici!” esclamò trafelato alla cornetta.

Il vecchietto, ancora intontito dal sonno, disse: “Oh certo, vengo subito. Sia mai che distruggano i suoi preziosi occhiali e rivendano i pezzi al mercato nero!”

Seguì un silenzio imbarazzato.

“Venga! Quegli occhiali sono fotonici e sono in grado di distruggere il mondo!”

Alla fine, anche se il genio aveva leggermente esagerato gli effetti degli occhiali, l’ex ispettore venne.

“Allora” esordì il vecchietto “dove sono stati l’ultima volta che li ha visti?”

“Erano qui sul tavolo” rispose prontamente il genio. “Adesso non sono più”

Il vecchio ispettore, con l’istinto di chi ne ha viste veramente troppe per poter concludere la carriera con questo caso banalissimo, osservò quanto lo scienziato amasse il suo lavoro: tutta la stanza era piena di strumenti, di computer, di cose che si muovevano da sole e tantissimi bip che provenivano da punti improbabili.

Lo si sarebbe detto un genio, ma… quegli occhiali, dove potevano essere finiti?

“Per caso, questi occhiali hanno una montatura particolare, prevalentemente nera?”

“Il nero è il mio colore favorito” rispose lo scienziato.

“E mi dica, quando non li ha indosso non vede nulla, vero?”

“Proprio nulla” rispose il derubato. “Sono molto miope, quindi non riuscirei a distinguere una giraffa da un cavolfiore, da lontano”

“bene, caro mio, allora li ha proprio sul naso! Arrivederci!”

Lo scienziato si sentì crollare il mondo addosso. Come poteva averli sul naso? Se lo tastò ed effettivamente li aveva proprio lì.

E il genio si sentì molto stupido.

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