Le ragnatele non solo sono sinonimo di antichità o di trascuratezza, ma sono anche e soprattutto un ingrediente per il dolce che andrò a proporvi quest’oggi!
Come, non sapete che per Ognissanti ci si ingozza di dolci? E dove siete stati sinora?
E come dolce cosa c’è di meglio di una TORTA? Niente, vero?
Allora, andiamo a preparare questa torta.
Ingredienti
- una torta
- delle ragnatele
- Pan di Spagna
La torta la facciamo già fatta, onde evitare che si sporchi la cucina e poi non viene e poi il forno esplode e poi gli alieni ti guardano e poi vai fuori tempo di cottura e tante altre cose che scomodano. Noi siamo tipi più immediati, fisici, irriverenti. Le torte non le facciamo, le abbiamo già fatte.
Detto questo, passiamo allora col dire che le ragnatele non le abbiamo a casa, e nemmeno possiamo comprarle. A meno che non abitiate in una caverna, infatti, mi sembra difficile che in una casa ci siano le ragnatele. Pertanto, ci conviene aspettare con la torta fantastica lì davanti che ci dice “Mangiami, mangiami”.
Aspettiamo. Aspettiamo. Aspettiamo ancora. Mentre aspettiamo, possiamo risolvere un sudoku, possiamo imparare ad accordare la chitarra, possiamo chiamare lo zio Asdrubolo che non vediamo da anni e chiudergli la cornetta in faccia dopo mezz’ora di silenzio, possiamo anche giocare a Poker.
Alla fine, siamo giunti al fattaccio: è arrivato un ragno nella nostra stanza. Il ragno farà la sua ragnatela sulla nostra torta ormai verde e liquefatta e…
La torta è pronta! Possiamo mangiarla!
Ma è immangiabile! Ci vengono duecentocinquantotto malattie sconosciute per la torta andata a male!
Ho capito, ma questa è la ricetta fedele. Se vuoi le ragnatele, devi fare così. Se non le vuoi, mangi le torte normali.
Comunque, basta che ci levi un po’ di muffa col dito e via, come si fa col formaggio.
Sì, decisamente la stessa cosa…