La Ropa Sucia/257

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“Capito? Il fatto che Pedro Sanchez e Analisa Islas non si sposano più è un’ottima occasione per noi!”

Rosa Sanchez, la chica formosa, stava cercando di spiegare, per la tredicesima volta, al loco perché il loro matrimonio sarebbe diventato l’evento più bello dell’anno.

“Possiamo anche sposarci senza attendere il nove settembre come data, ma scegliere una data che più si confà a ciò che siamo noi. Che ne dici del mio compleanno, il primo agosto?”

El loco aveva parecchi problemi ad ascoltarla, non solo perché parlava molto velocemente, ma perché era preoccupato da tutta la situazione. Ad esempio, el pipa era tornato e si era messo con Luisa Ortega, anche se quest’ultima non lo amava affatto perché ogni notte tornava sotto casa Espimas a cantare una serenata a cappella, i fratelli Fernandez erano tornati a piede libero ed erano tornati ad occupare la catapecchia rimettendo in piedi il Clan dei Neri, e Raquel voleva tornare a sposare Fernando Espimas, una volta che erano tornati ad avere la Chiave.

“Assurdo” disse el loco improvvisamente.

“Ehi! Come ti permetti di contraddire tua moglie?” chiese scandalizzata la chica formosa.
“No… non tu, tu sei assurda già di tuo, a creare un Clan Rosa con solo te come componente e no, impormi di girare col fiocco rosa in testa non mi renderà un membro del tuo clan. Sto solo dicendo che mio padre è andato a casa Espimas, per prima cosa, e adesso sta litigando con mia madre. Senti le urla?”

In effetti, molte parolacce stavano venendo fuori soffuse dalla porta sprangata, dove all’interno c’erano el pipa, Pepa e Luisa Ortega.

“Nessuno sa cosa è successo al castello dei Garcia” disse el loco. Rosa sospirò.

“Col nostro matrimonio, tutto si aggiusterà” lo rassicurò Rosa.

“A proposito” disse il fidanzato. “In quale famiglia devo presentarmi? Sei stata cresciuta fra gli Espimas, ma tu fai di cognome Sanchez. Pertanto, devo chiedere la mano al padre di chi…?”

“Il mio padre biologico è morto ucciso da Roberto, l’aitante runner” osservò Rosa. “Chiederai la mano a Carlos Espimas, il mio padre adottivo, così ne approfitteremo per incontrare Fernando e fermarlo prima che sia troppo tardi. non è escluso che lui sposi di nuovo Raquel, ha ancora in mano l’anello del viejo

“Che peraltro sarebbe anche nostro quell’anello” aggiunse el loco. “Andiamo!”

E insieme andarono verso casa Espimas, la quale era sempre aperta a qualsiasi visitatore. Ad esempio, i cancelli erano appiccicosi di uova.

“Bah, i soliti vandali” commentò Rosa, prima di citofonare.

“Chi è? Fuori dalle scatole!” esclamò una voce seccata.

“Fernando, sono Rosa. C’è qui con me el loco. Vorremmo parlarti di Raquel. Lasciaci entrare!”

“So già tutto di Raquel, l’ho vista nuda” rispose lui, amareggiato. “Non c’è altro che potrete dirmi”

“Beh, noi dobbiamo entrare lo stesso, perché el loco vuole chiedere la mano a tuo padre!” insisté Rosa.

“Ebbene, non la darà mai Carlos la mano al loco! Innanzitutto perché è un uomo, e poi è già sposato!””

Sia Rosa che il figlio dei Gutierrez si ritrovarono spiazzati da quella frase “Ma che hai capito? Essere stato lasciato ti ha sconvolto il cervello… el loco vuole sposare me!”

“Sposare te?” disse Fernando. “E che, non lo sa che sei già sposata?”

E le lavatrici continuavano a girare…

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