Per pura coincidenza, sia di dinosauri che le paure, per me coincidono.
Alcuni potrebbero dire che è un po’ stupido avere paura di qualcosa che si è estinta sessantacinque milioni di anni fa, ma lasciatemi raccontare la mia storia.
Mi chiamo Arnalda (o Arnolda) e sono una paura io stessa; per inciso la paura di rimanere in piedi. Sta di fatto che sessantacinque milioni di anni fa, mese più mese meno, all’epoca dei dinosauri, non esisteva internet e quindi nessuno poteva conoscermi, magari scrivendo alcune parole chiave su wikipedia.
Nessuno, tranne Dino, il T-Rex enorme e spietato con chi doveva mangiare.
“Arnolda” mi fa. Mi chiamo anche Giovanna a volte. “io vorrei incutere terrore, ma appena rivelo che non riesco a stare in piedi perché ho paura di questo, nessuno mi prende più sul serio”
“Certo” rispondo io “ma allora mi chiedo perché lo devi comunicare per forza. Sei uno di quegli antagonisti che deve fare un pippone lunghissimo prima di uccidere l’avversario, perdendo l’occasione propizia?” gli chiedo logicamente.
“Ecco… devi sapere che l’altra volta avevo fame di carne, sicché sono un carnivoro, allora mi sono avvicinato alla preda. La preda spaventata ha cominciato a tremare e dire “Per favore, sono un broccolo!”
“Nono, io ti vedo come carne succulenta e fatta anche alla griglia come certe scampagnate!”
“Ti dico che sono un broccolo! Anzi, una pianta di rucola! Non uccidermi, non contengo abbastanza fabbisogno energetico!”
“Vorrà dire che farò il bis” ho risposto.
“Ma sei così grande e grosso! Trovati una fidanzata piuttosto che stare in piedi così”
Guardo la preda. “Stare in piedi?” mi sono guardato e poi ho guardato attraverso il lago. Ero in piedi! E allora ho cominciato a cadere. Che posso fare?”
Ho guardato lo spietato T-Rex: prima ho detto che avevo paura dei dinosauri, ma ne vale davvero la pena per uno come lui?
“Senti Dino, sei in piedi anche adesso”
Dino sgrana gli occhi spaventatissimo, si mette a urlare e mentre corre va a sbattere contro un brontosauro che comincia a strepitare “Oooh! Gli incroci non sono fatti apposta per ridere! Rispettali!”
Dino mortificato in effetti non ha rispettato l’incrocio ignorando un semaforo che ci è pure rimasto male e ha dovuto pagare una multa di cento foglie per conciliare.
Questa è la storia di Dino.
Non ho parlato invece di Dino, lo Pterodattilo, colui che vola. Io sono la paura di stare in piedi, è vero, ma Dino mentre vola è come se stesse in piedi, per questo cade sempre.
“Che storie interessanti, Arnalda!”
“Mi chiamo Beatrice! Comunque grazie, Dino caro”
Mi volto e vedo un Triceratopo fatto e finito dall’aria entusiasta. Lui non ha paura di stare in piedi, ha quattro zampe! È in equilibrio! Allora non posso che avere paura, urlare una scusa qualsiasi “Scusa, devo andare a contare le nuvole!” e fuggire. Che odio! È il Dinosauro che detesto di più! Però soffre di agorafobia, quindi posso sconfiggerlo.
E voi? Qual è la vostra paura preferita e associatela a un dinosauro!