Mentre Pedro scartabellava, si era reso conto che era due mesi che Diego, il suo fratellastro non vedeva Edmundo, né la sua lavatrice. Da quando la lavatrice di Joshua era esplosa per un guasto tecnico; Diego stesso aveva smesso di frequentare il direttore del supermarket degli Islas e quegli eventi, ne era sicuro, erano collegati.
Quell’esplosione era comparsa su tutti i giornali, bruciacchiati per l’evento stesso. Aveva fatto anche saltare l’accordo fra lui e i Cascada, e Villa Nueva era rimasta incontaminata.
Pedro pensava a tutte quelle cose quando vide una certa busta, datata febbraio, addirittura, indirizzata a Marìa.
Febbraio… il secondo mese dell’anno. Febbraio era il periodo in cui Diego stava con Marìa, e da allora quello stolto non aveva buttato quella busta, peraltro nera e glitterata.
Pedro era quel tipo di persona che apriva le buste nere e glitterate, e mentre lo faceva si fece vedere da Adele, che nel frattempo era in stato molto interessante. Di lì a poco sarebbe nato il pargolo più ricco della storia di Villa Nueva, ma in quel momento Adele chiese a Pedro cosa stesse facendo.
“Sto cercando una cosa” rispose questi.
“Bah, contento tu. Perché cercare cose che già si hanno?” disse Adele criptica, borbottando qualcosa sulel farfalle e i relativi retini.
Pedro lasciò perdere e lesse la carta nera glitterata.
“Cara Marìa, sei stata promossa a Gran Sacerdotessa. Adesso non satrai più Marìa, ma come richiesto, avrai un nome nuovo, dato dalle Figlie della Terra. Ti chiamerai Aìram, come da te scelto. In fede, le Figlie della Terra”
Pedro ebbe un tuffo al cuore. Non aveva capoito niente, sapeva solamente che la carta era disegnata da qualcosa di strano e che Marìa non si chiamava più in tal modo da due mesi.
Il figlio di Gonzalo e Violetta voleva vederci chiaro, andando a spron battuto dal Commissario, che era due mesi che stava cercando gli assassini dle suo genitore senza trovarli. Peraltro, l’esplosione della lavatrice di Joshua aveva assorbito tutte le forze di polizia, tutti e quattordici gli agenti del paese, quindi erano parzialmente giustificabili. Tuttavia, siccome avevano rinchiuso Pepa e el muerto a causa dell’omicidio del Murtatore ma poi erano riusciti a evadere, tutti pensavano che le forze di polizia del paese fossero appena un po’ sfortunate.
“Buongiorno, Commissario” salutò il protagonista di questa storia.
“Salve, Pedro Sanchez” disse lui. “Come vedi, siamo ancora molto occupati. Vedi questi documenti bruciacchiati? La lavatrice è esplosa anc he per noi”
“È curioso che si siano inceneriti i bordi dei documenti ma l’edificio è rimasto intatto” disse Pedro.
“Eh, lo sai che…” stava per dire il poliziotto, per poi interrompersi. “Comunque, perché sei qui?”
“Devo sporgere denuncia”
“A carico di chi?”
“Di Marìa, la procace giardiniera”
“So che ha smesso di fare giardinaggio, essendo la proprietaria di Villa Sanchez” osservò il Commissario.
“In realtà, non è esatto” disse Pedro. “Guardi qui”
Il Commissario prese in mano quella carta nera e glitterata e lesse il contenuto del messaggio, senza evitare di sporcarsi le dita.
“Allora è vero…” disse lui.
E le lavatrici continuavano a girare…