I guanti magici di Raffaele l’obelisco.

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L’obelisco chiamato Raffaele oggi non sopporta la pioggia né tantomeno i diluvi. Ogni volta che piove è sempre un avvenimento un po’ scocciante, per uno come lui che non amava bagnarsi.

“Per non parlare delle rane che poi spuntano, e le lumache! Chi le sopporta le lumache?”

Come vi dicevo, l’obelisco Raffaele riporta un monumento di cui l’importanza è inversamente proporzionale a quanto sto per raccontare.

Raffaele vuole dunque ripararsi dalla pioggia e chiede aiuto alla super bistecca, che fumante se ne sente l’odore anche a venti metri di distanza, ovvero dalla trattoria della piazza fino appunto a questo monumento cittadino.

“Dunque, dimmi, o Obelisco grigio e triste” dice la bistecca, che diminuisce progressivamente, man mano che viene mangiata.

“Ti prego, fammi riparare dalla pioggia! Prima che tu muoia o che la pioggia finisca!”

Il pezzo di manzo che è la bistecca non si fa pregare e fa comparire un bel paio di guanti dal cielo.

“Ti ho chiesto un ombrello” obietta il monumento, ma la bistecca era ormai giunta all’osso e non poteva parlare più. Raffaele allora prova a indossare questo tipo di indumenti che prevedono l’uso delle mani, infilandoseli come cappello. Prima l’uno e poi l’altro.

“Sei oltremodo ridicolo” obietta il piccione, che decide di esprimere il suo disappunto espletando il suo fabbisogno intestinale proprio sui guanti sovrapposti. Tuttavia, lo stimolo gli passa e vola altrove.

“Brucerei questi guanti se non ti dispiace” afferma il fulmine, scagliandosi a tutta forza sul monumento, ma mancandolo di pochissimo e arrostendo piuttosto una virgola di passaggio.

“Pazzesco! Allora hanno anche diversi poteri!”

Tutto contento, Raffaele decide di tenere tutti e due i guanti. Il primo giorno hanno portato tanta fortuna e il secondo giorno si è svolto in maniera simile.

Andando avanti con le settimane, però, i guanti cominciano a crescere, inglobando centimetro dopo centimetro tutto l’obelisco, che un giorno si ritrova prigioniero di due guanti enormi e posti a monumento della piazza.

“… E questa, cari bambini, è la statua dei Sacri Guanti che il paese ha voluto dedicare a San Guanto, protettore di quelli che mettono i guanti quando c’è freddo”

Raffaele l’obelisco, nel sentire la descrizione della guida turistica, allibisce.

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