Il Cacciatore non pensava di dover combattere anche sulla terraferma, ma fu ciò che successe. Perse di vista tutti i suoi sottoposti, ma non dovevano essere andati lontano: il paese dov’erano sbarcati, di cui aveva di nuovo dimenticato il nome, non era molto grande e lui era riuscito a salire su uno degli edifici più alti.
Tra i vicoli regnava il caos: spari e scoppi si ripetevano a intervalli preoccupanti e la probabilità che qualcuno dei suoi fosse morto era molto concreta.
“Non capisco come sia potuto succedere” si disse, osservando con attenzione ciò che vedeva.
“Cacciatore, i miei rispetti”
Una voce dietro di lui lo distrasse dalle sue elucubrazioni. Si voltò.
Erano in tre. Tre uomini armati chi di mazzafrusta, chi di ascia.
“Il famoso Cacciatore” ripeté l’uomo più in avanti. “Ti senti molto furbo, vero, con la tua intelligenza e sagacia… hai persino scelto una goletta, certo, per navigare più velocemente… ma non arriverai mai a Blackfield. Tanto per dirne una, non sai neanche dove si trova la nostra base”
L’uomo rispose cauto. “Dove le nuvole incontrano il mare?”
I due dietro l’uomo che aveva parlato si ritrassero, impauriti. Tuttavia, quegli non mostrò segni di cedimento. “Che ne sai tu, di quel luogo? Sei per caso un chiromante?”
“Ho solo le mie… fonti” disse il Cacciatore. Perlomeno, dalle loro reazioni aveva avuto la certezza che quel posto esisteva. Ormai era pronto a estrarre la spada. Ricordò a se stesso che non doveva ucciderli tutti e gliene serviva uno, per interrogarlo.
“Siamo tre contro uno. Non penso proprio che il Cacciatore, per quanto bravo, possa tenerci testa” disse l’uomo.
“Ebbene, perché non provare?” chiese Eric. “Comunque, ho bisogno di informazioni. Io vi batto, e voi me le fornite. Altrimenti se mi battete mi ucciderete, e tanto mi basta”
“E sia” rispose il suo avversario. “Blackfield è l’uomo scelto dagli dei. Chissà come mi onorerà quando gli porterà la tua testa!”
Detto quello, schioccò le dita e i suoi due scagnozzi avanzarono per bloccare le vie di fuga del Cacciatore, il quale però li ignorò, puntando la sua spada proprio contro l’avversario migliore, che parò con la propria arma.
“Una sciabola, eh? Ti tratti bene” commentò il Cacciatore.
“C’è chi sa usarla” replicò l’altro, che fece un cenno con la testa che venne recepito dagli altri due, che estrassero la pistola.
“Sei sotto tiro, Cacciatore” lo avvertì il pirata. “Come vedi, non hai possibilit…”
L’uomo cadde morto davanti a lui, dopo il terzo colpo di pistola.
“Non si colpisce alla schiena, donna!” esclamò uno dei due pirati rimasti in vita.
“Mary!” Eric sgranò gli occhi. “Che ti sei fatta?”
Mary presentava ferite ed un occhio gonfio. Probabilmente era anche zoppa, perché si stava facendo trasportare da Nick il medico. “Ho… combattuto. E voi fermi! Avrò anche un occhio gonfio ma so ancora sparare!”
I due pirati fecero per fuggire, ma il Cacciatore, estraendo la sua pistola, sparò alla testa di quello alla sua sinistra e poi si lanciò sul corpo di quello alla destra, gettandolo a terra. Dopo alcune capriole, Eric si pose su di lui puntandogli l’arma sulla fronte.
“Adesso ci segui senza fare storie” sibilò. “Chiaro?”
Il pirata annuì vigorosamente e, fuori dall’edificio, si udì uno sparo.
“La città ha vinto! I pirati sono piegati!” si sentì vociare. Il pirata catturato non poté far altro che assumere un’espressione delusa e sofferente.
In ogni caso, Eric lo fece rialzare e lo spinse via, verso i gradini. Avevano bisogno di un posto dove chiedere che non fosse troppo caotico, e quella casa deserta era perfetta per lo scopo. Poi si concentrò su Mary e Nick.
“Dove sono Copperfield e Patrick?” chiese.
“Sono giù. Ci siamo miracolosamente ricongiunti in questa zona e abbiamo pensato che tu fossi in difficoltà, vedendoti in cima a questo edificio, così abbiamo agito di squadra” rispose Nick.
“Perfetto. Questo è quello che cementa il nostro gruppo” commentò il Cacciatore, stupito per l’abilità delle persone che aveva scelto. Aveva anche il ritratto di Blackfield, nonostante quello che aveva detto il pescatore al porticciolo. Tuttavia, adesso che la città era libera, avrebbe potuto vantarsi davanti a lui come e quanto voleva… sempre che fosse sopravvissuto.
Una volta giunti a piano terra, si misero all’interno di una cucina, dove Mary venne fatta sdraiare su un tavolo di legno e Nick cominciò a prendersene cura, prestandole soccorso. Patrick si portò una mano sulla bocca nel vederla, mentre Copperfield volle assistere all’interrogatorio del famoso Cacciatore.
Quest’ultimo aveva legato il pirata catturato, già abbattuto moralmente, quando improvvisamente la porta si aprì. Erano Norald e il timoniere.
“Cacciatore! Abbiamo una cosa importante da doverti dire, puoi seguirci un momento fuori?”
“Non ora” rispose Eric, temendo il peggio. Era successo qualcosa alla nave oppure…?
Mollò uno schiaffo al pirata. “Dimmi, adesso! Dove si trova Steven Blackfield?”
Il pirata non rispose.
“Sarà meglio che ti confidi con noi” incalzò il Cacciatore. “Il posto dove le nuvole incontrano il mare non esiste, vero? Ma, se non vuoi dirci questo, magari puoi dirci quali sono tutti i covi e i possedimenti di quel maledetto”
Il pirata sospirò, sopportando un altro pugno nello stomaco. Eric non avrebbe voluto essere così violento, ma in quel momento stava sfogando tutta la sua frustrazione. Il fatto era che non gli sembrava di stare andando avanti con le indagini, eppure era lui stesso che aveva deciso che la strategia di fare terra bruciata fosse la migliore per stanarlo. Stava per schiaffeggiarlo ancora, quando gli tornò in mente la tecnica delle lamette che aveva utilizzato il suo primo ostaggio per suicidarsi, così controllò i polsi.
“Cacciatore, per favore, devi assolutamente seguirci” incalzò il timoniere.
“Silenzio, voi!” esclamò Eric perentorio. Tornò a fissare colui che aveva catturato e si rese conto di averlo ridotto male.
“Vuoi parlare o no? Dove si trova Blackfield?”
“A… Inoquit. Blackfield si trova a… Inoquit” biascicò il malvivente. Eric si volse verso Copperfield, che rispose “È l’ultimo fiordo prima dell’oceano. Ha senso, se Blackfield vuole una fuga veloce non deve far altro che conquistare Inoquit, che può fungere anche come porto dove caricare e scaricare le merci. Il che probabilmente mi fa pensare che abbiano anche una base a Rumala”
“È così?” chiese Eric al pirata, che tuttavia non rispose, cercando di boccheggiare.
“Potrebbe essere così. Bene, molto bene. Faremo rotta verso…”
“Mi dispiace, Cacciatore, ma come Nostromo non posso dare l’autorizzazione a salpare per nessun luogo che non siano le regie prigioni” disse Francis Norald, avanzando verso i tre. “In nome del Re, vi dichiaro in arresto per furto di identità”
Sia Copperfield che il Cacciatore furono perplessi. “Di che cosa stai parlando? Certo che è il Cacciatore!” esclamò furibondo Frank.
“Davvero?” Norald inarcò un sopracciglio. “E allora perché questo smidollato, quando gli abbiamo chiesto se avesse l’esatta certezza che quest’uomo è chi dice di essere me lo ha diniegato?”
In effetti, Patrick, in lacrime, singhiozzava scuse dispiaciuto. Tuttavia, era stato arrestato anche lui.
Eric sospirò. “Avete parlato col pescatore del porticciolo, vero? E vi ha messo in testa cose che… lasciamo perdere” si sedette su una sedia in legno che si trovava lì, e sconfortato mise le braccia sulle gambe.
“Quanto vorrei che aveste ragione” esordì, parlando come se non fosse lui. “Tutti voi che complottate contro di me. Un giorno sono un imbroglione, un altro giorno sono un ladro di identità… la verità è che sono semplicemente un uomo che porta avanti il proprio ideale di giustizia, e che casualmente ha trovato gente che la pensa come lui. Molte volte mi è stata mossa questa accusa, sapete? E tutte le volte rispondo che non posso dimostrare di essere il Cacciatore, se non con quello che so e sono. Vorrei non esserlo, vorrei una vita felice, con una moglie” si interruppe a causa di una breve visione di Jane nella sua testa “e dei figli… un lavoro che mi tenga lontano dai problemi del mondo, e la totale estraneità ai fatti politici che mi hanno invece coinvolto. Invece, guardatemi! Non riesco a portare nessun risultato, Blackfield resta più lontano che mai, e gli uomini del Re tramano per uccidermi. Chi vuole credermi?”
Abbassò lo sguardo, perso nei suoi pensieri. Francis Norald e il timoniere erano molto imbarazzati, ma il Cacciatore non lo sapeva. In quel momento pensava solamente a quei due uomini che continuavano a tramare contro di lui andando in realtà contro loro stessi. Prese dunque una decisione che non aveva precedenti negli anni della sua carriera.
“Mi chiamo Eric” rivelò infine, quasi stupendo se stesso. “Il mio nome è Eric Tobias Van Jeger, figlio di nobiluomini dei territori del Nord. Mai, nella mia infanzia, avrei pensato di dover scendere fino a Tutuk Naga e affrontare i pirati. Conduco la vita di Cacciatore da quindici anni, e sono vedovo da dieci. Sono l’ultimo di quattro fratelli. È tutto verificabile, se volete indagare”
Detto quello, si alzò, estrasse la pistola e uccise senza pensarci due volte il pirata che aveva catturato. Aveva una pista.
“Ma adesso basta, si volta pagina” disse. “Facciamo rotta su Inoquit. Quanto tempo ci vuole?”
“Un paio di giorni col vento favorevole” disse Copperfield.
“Perfetto” rispose Eric. “Allora caricate la goletta di provviste. Io attenderò che Mary si riprenda”
Così, senza poter dire altro, sia il timoniere che Norald accompagnarono Patrick e Frank Copperfield fuori da quella casa, che sembrava disabitata. Dopo la battaglia, probabilmente molte famiglie si erano spezzate e distrutte, e quella casa non avrebbe più accolto nessuno.
Eric guardò Nick operare su Mary e, seppur non riconobbe nessuna delle tecniche che stava usando, pensò che fosse davvero molto abile.
“Probabilmente staranno cercando anche te” osservò il Cacciatore, mentre Nick stava molto attento a operare sull’occhio gonfio della ragazza.
“Sì…” rispose vago lui. “La Gilda, quando sparisce un membro, può essere molto potente e pericolosa. Le conoscenze mediche si tramandano solo fra i membri, e chi vuole farne parte deve passare un test scritto, un test orale e un terzo test pratico. E ti posso assicurare che non è semplice, e non è previsto l’abbandono. Pertanto, sono anche io un pirata della medicina, così come tanti altri che operano nei vicoli facendosi pagare solamente in natura, ma in condizioni pessime. Secondo i ribelli, la medicina deve essere accessibile per tutti e il mestiere del medico è una missione”
“Per la Gilda, invece?” chiese Eric.
“Secondo la Gilda, le conoscenze di cui dispongono non possono essere fruibili dalla gente comune, che impazzirebbe e cercherebbe di curarsi da sola. Ci sono stati casi, documentati, di persone morte che hanno provato a combinare tante medicine tutte assieme. Ebbene, è il motivo per cui la Gilda è stata fondata” rispose Nick. “Ecco, adesso dovrebbe essersi sgonfiata”
“Hai solo usato del ghiaccio” osservò Eric.
“Sì, è il modo migliore per curare questi traumi” disse il medico.
“Ti chiami Eric…” sussurrò Mary, appena ridestata.
I due si guardarono e il Cacciatore non poté fare a meno di deglutire. Allora aveva sentito?
La ragazza avvicinò la sua mano destra al braccio del Cacciatore, come per accarezzarlo.
“Grazie… per essere rimasto” disse lei. Eric si ritrasse, un po’ per paura, un po’ perché non voleva che lei si accorgesse della pelle d’oca che, involontaria, cominciò a comparire sul lembo di pelle toccato.
Sospirò ed uscì, e per un attimo gli parve che il cielo si fosse rannuvolato.
La lunga lista dei mainagioia del Cacciatore continua!
Accerchiato, solo, in svantaggio numerico, poi con un membro dell’equipaggio ferito e costretto a svelare la sua identità (anche se penso gli abbia fatto più male parlare del suo passato). Alla fine deve pure fare i conti con quella cosa scomoda che sono i sentimenti. Insomma, non gli concedi un attimo di pace!
La pista che ha trovato, però, sembra davvero promette bene, soprattutto perché noi sappiamo già dove si trova Blackfield in questo momento! Che sia vicina l’ora di un primo incontro tra i due?
In ogni caso, io faccio il tifo per Mary, che è corsa per la città menando le mani senza neanche pensarci! Brava ragazza!
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Il Cacciatore se le sceglie bene, no? 😀 però sì, dopo 25 capitoli era anche ora che cadesse anche il velo sul suo nome, altrimenti non avrebbe mai acquisito la fiducia negli altri… ed è molto più comodo avere la tua ciurma dalla tua parte, che contro! Grazie per il tuo passaggio!
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