Condivisione: Scritto sulla pelle

Benvenuti in questo nuovo weekend!

È con grande piacere che vi annuncio l’uscita di “Scritto sulla pelle”, il romanzo autoconclusivo di Alexandra Rose, edito da DriEditore!

È un piacere perché abbiamo già ospitato Alexandra in queste sponde e quindi, adesso che è uscito il nuovo libro, torniamo a farle qualche domanda ^^ vi posso assicurare che l’autrice è una delle penne migliori che conosca e il libro che state per leggere varrebbe la pena di leggerlo anche solo per il fatto che è ambientato a… Cagliari, ovvero “l’altra isola” rispetto a me *lol*

Vediamo dunque la sinossi:

«Mi hai baciata» sussurrò spezzando il silenzio carico di sottintesi.
«E tu mi hai ricambiato» replicò Lorenzo. Continuava a non guardarla, i suoi occhi erano ostinatamente piantati sulle onde che si infrangevano sulla battigia.

La libertà può essere un’arma a doppio taglio. Lo sa bene Isabella che, dopo la laurea in giurisprudenza, decide di abbandonare la lussuosa villa dei genitori e di lasciarsi alle spalle una vita già programmata per studiare editoria, la sua più grande passione. Il suo sogno di aprire una casa editrice è più forte di ogni ostacolo, e per intraprendere quella strada deve rinunciare agli agi nei quali ha sempre vissuto.
Catapultata nella periferia di Cagliari, Isabella si troverà di fronte a tutto ciò che ha sempre detestato: un appartamento fatiscente, una coinquilina poco raffinata, e un irriverente ragazzo ricoperto di tatuaggi. Sarà proprio lui, Lorenzo, a farle abbattere i muri dei pregiudizi e a permetterle di ritrovare se stessa.

Dopo il successo di The Room scritto a quattro mani con Francesca Cominelli e della dilogia del Destino della Rosa Blu, entrambi pubblicati in selfpublishing, Alexandra accetta di collaborare con noi e ci regala un romance contemporaneo delicato e fresco. Una storia d’amore che sembra impossibile, ma che racchiude invece una crescita sentimentale e professionale che è proprio quello che tutte le giovani donne si trovano ad affrontare nella vita di tutti i giorni. Siamo sicuri che vi ritroverete e sognerete assieme a noi leggendo la storia di Isabella e Lorenzo.

***** ROMANZO AUTOCONCLUSIVO *****

 

Figata, no? Ma vediamo nel dettaglio che cosa può riservarci il libro stesso. Come l’altra volta, ne è venuta fuori una bella chiacchierata. Per quel che posso dire, lascio qui il link per l’acquisto.

Buona lettura!

  1. Ciao Alexandra, bentornata! Complimenti per il libro. Parlacene un po’.

Ciao! Innanzitutto, grazie mille per l’opportunità e per i complimenti. Scritto sulla pelle racconta di una ragazza che durante il romanzo troverà la vera se stessa. Parla di una Cagliari a fine settembre, dei suoi caldi colori autunnali e nostalgici per un’estate ormai al termine. È una storia in cui i pregiudizi vengono sdoganati e nulla è come appare. Mi piace pensare che questo romanzo non sia solo una storia d’amore, ma anche un racconto di formazione per Isabella e Lorenzo. Entrambi, alla fine, si spoglieranno delle vesti iniziali per abbracciare ciò che tenevano nascosto a tutti.

 

  1. Com’è nata l’idea?

Da un pensiero e un’accozzaglia di idee. Stavo valutando di frequentare un master in editoria, quando mi è venuta in mente una ragazza benestante alle prese con la volontà di ideare il suo sogno e alle difficoltà che avrebbe dovuto affrontare per renderlo reale. L’ispirazione mi è venuta anche grazie a Gilmore Girls: Lorenzo, infatti, è un mio personalissimo omaggio al personaggio di Jess.

 

  1. In quanto tempo sei riuscita a scrivere il racconto?

Ho iniziato a fine marzo e ho concluso a metà luglio. Inizialmente sarebbe dovuto uscire ad agosto, quindi mi sono impegnata un sacco per portarmi avanti scrivendo anche due capitoli alla settimana. Poi per fortuna ho potuto rallentare un po’.

 

  1. Chi è Isabella? Come nasce?

Isabella ha molte cose in comune con me. Pretende la perfezione da se stessa, soprattutto per non deludere gli altri, e per questo ha vissuto la sua vita senza chiedersi cosa volesse davvero. Si è limitata ad accontentare gli altri, a tentare di raggiungere il massimo. Lei a differenza mia sa cosa vuole e non smette di provarci per ottenerlo. C’è da dire che io non sono così snob come lei né ricca! È stato divertente mettermi nei suoi panni.

  1. Chi è, invece, Lorenzo?

Lorenzo è un ragazzo che vuole solo essere amato e che ha una paura folle di perdere le persone a cui si lega e, per questo, evita di affezionarsi troppo. Il suo unico pilastro è Daniele, il migliore amico, e i romanzi. Scrive prima di tutto per sé e per evadere da un’esistenza che con lui non è stata gentile. In lui c’è tanto di me, davvero tanto.

 

  1. Ciò che mi ha colpito è l’ambientazione, la periferia di Cagliari. Un luogo comunissimo che, quindi, è geniale.

Ero stanca delle solite ambientazioni: Milano, Roma, New York… inizialmente dovevo ambientarlo a Milano, poi ho preferito ascoltare il mio cuore e ho optato per la mia Cagliari. Amo la mia città e spero di averle reso giustizia con le mie descrizioni.

  1. Hai avuto dei blocchi o l’hai scritto di getto?

Ho scritto di getto. Avevo tutta la scaletta pronta, quindi non è stato difficile.

  1. Hai pubblicato con DriEditore. Come l’hai trovata?

Una casa editrice seria, che ama svolgere il proprio lavoro con professionalità; all’inizio è stato difficile fidarmi a causa di una precedente delusione editoriale, ma ho trovato un’ottima squadra che ascolta le esigenze dell’autore a partire dall’editing. Il mio testo ne è uscito migliorato, affinato, senza essere stravolto. La pubblicità che fanno è un punto decisamente a loro favore.

  1. Hai ascoltato musica mentre scrivevi?

Certo! Ho una playlist per ogni romanzo, senza non riuscirei proprio.

  1. Ci sono state gag che puoi raccontarci?

Alcune scene del romanzo – le più bizzarre! – sono esperienze di vita vissuta durante gli anni di università, quando anche io come Isa abitavo in una casa in periferia di Cagliari.

  1. Tu hai scritto “La libertà può essere un’arma a doppio taglio”. Per te che cos’è?

Per me è la possibilità di esprimersi e di poter realizzare i propri sogni, anche se spesso troppa libertà può essere controproducente.

 

  1. La copertina ritrae i protagonisti evitando la faccia. Scelta fatta a priori?

Sì, non sono una fan delle cover in cui sono presenti visi. Preferivo lasciare al lettore l’immaginazione, e devo dire che questa copertina è proprio bella e calza a pennello con il mio libro.

  1. Il tuo è un romance. Cosa pensi del mercato attuale di questo genere? È troppo usurato o c’è ancora spazio per idee nuove?

Mi piace pensare che i cliché siano carini. So di andare controcorrente, ma adoro i cliché e gli stereotipi, a maggior ragione quando sono rimodellati dalle mani dell’autore per creare qualcosa di nuovo. Io mi avvalgo sempre dei cliché, cercando di dare qualcosa di mio e di innovativo alle mie storie. Ultimamente, però, i romanzi sono tutti uguali, c’è poca originalità e spesso si rincorre una moda perché “fa vendere.” A me interessa arrivare ai lettori e se ci riesco sono soddisfatta, anche se probabilmente rimarrò sconosciuta.

 

  1. Bene, è tutto, credo. Grazie come sempre per il tuo tempo ^^

Grazie mille a te, che mi hai dedicato il tuo spazio. Un abbraccio!

 

 

 

 

 

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