Ho mai fatto dei buoni propositi che infine ho mantenuto?
E chi lo sa. Mantenere è una parola difficile. Deriva da man, che vuol dire “Uomo” (e fin qui ci siamo, dato che effettivamente è un maschio a parlarvi) e “Tenuto”, che è il maschile di tenuta, ovvero una villa molto grande dotata di giardino dove precisamente dovrei vivere o avrei voluto.
Perché sì, una volta giunto a quasi 30 anni un po’ di conti te li fai e poi decidi di diventare Marchese.
“Il Marchese Aven è lieto di incontrarvi, Contessina”. Ecco quel che direbbe Ambrogio, il mio servitore. Chi ha letto La Ropa Sucia lo sa, è un nome che torna sempre, soprattutto perché è uno dei pochi maggiordomi che va in giro con palline di cioccolato pralinate in tasca.
Ma dicevamo delle promesse mantenute. L’anno scorso non so che intenzioni avessi. Magari trovare una ragazza, quello sì. Non l’ho trovata.
Neanche Contessina.
Quindi, veniamo a… sì, questo l’ho mantenuto!
Dicevo de “Le avventure della Pasta”, tuttora reperibili su Amazon. Il mio terzo libro mi ha dato diverse soddisfazioni e, spero, anche all’editor che se ne è occupata.
Un altro desiderio che ho esaudito è stato non fare tutto in una volta. Be’, in questo posso ancora migliorare ma chi non è ancora in viaggio? Arriverò quando sarò morto.
Il che è abbastanza macabro, perché come ho detto procedo a grandi passi verso… il nulla.
In effetti sono fermo a scrivere questo articolo. Che tipo di articolo, dite?
“GLI”. sentite che bel suono, “gli”. Parte di “Aglio”, “Biglia”, “Abbigliamento”, che poi l’abbigliamento è qualche cosa che prima compri, ma poi ti viene troppo stretto e lo devi dare ai cinesi.
“Ma quindi questi buoni propositi?
Facciamo che li do adesso e poi il 31 dicembre prossimo tornerete in questo articolo e mi direte!