Nel giorno di San Valentino, scrivi una ode a qualcuno o qualcosa che ami. Punti bonus per la poetica!
“Oh forchetta! Vorrei essere il tuo cucchiaio preferito, ma mi tradisci col coltello. Che fare?”
Non pensavo che, dopo tutto questo tempo, mi potesse ancora arrivare della posta di questo tipo. Allora, riprendiamo!
Mi piace una ragazza che adora i girasoli. Che fare?
Regalane uno finto! Vedrai che apprezzerà.
Mi piacciono i pomodori. Una volta li ho visti e hoivoglia di spremerli tutti per farci una spaghettata. Che fare?
È la posta del cuore questa. Le ricette sono nell’altra rubrica.
Come mai mi hanno dato una borsettata solo perché ho chiesto di uscire?
Probabilmente non ti sei lavato. Ma poi, “hanno”? A quante ragazze lo hai chiesto?
C’erano sette ragazze
Eh, dovevi specificare a chi lo hai chiesto.
Come faccio a dire alla pen drive che io sono la sua porta USB preferita?
Dovrà essere lei a decidere, immagino.
Eravamo in campagna. A un certo punto lei se ne esce dicendo “Ma cosa faresti se ti dicessi che vorrei abbracciarti?” allora io, ringalluzzito, l’ho abbracciata. Ebbene, è sparita subito dopo, mentre era ancora fra le mie braccia. Che cosa è successo? Premetto che profumavo di pino silvestre.
Hai abbracciato uno spettro secondo me.
Io giraffa posso innamorarmi di un pesce spada?
Solo se quel pesce spada esce dal mare e prende la bicicletta. Non è semplice per le creature marine intraprendere una relazione con le creature terrestri, ma non lo fanno per cattiveria. È che senza mare non possono respirare.
Ho provato a fare un origami per conquistarla ma lei me lo ha tirato in testa. Che cosa è successo?
Si vede che avrebbe preferito andare al ristorante, visto che non ce la porti mai. Ed ho anche le prove, guarda:
Sono mesi che gli dico di andare al ristorante ma lui mi ha fatto un origami di noi due al tavolo. Peraltro vuoto. Gliel’ho tirato in testa.
Quindi facciamo attenzione, a San Valentino.