Con cosa ti senti più rilassato? Nel senso, preferisci la routine e pianifichi tutto, o lasci che sia?
In medio stat virtus.
Perdonate il mio latino, dopotutto ho fatto il Nautico.
Io sono uno che pianifica il più possibile, onde evitare i margini di imprevisti. Ad esempio, se l’appuntamento è a ore X, io mi presento mezz’ora prima. Eh, ma metti il traffico. Eh, ma metti la forma fisica. Eh, ma metti i laser.
E quindi, ondo ed evito queste cose che possono succedere.
Poi vabbè, ogni cosa ha il suo scopo. Ad esempio, è inutile che pianifichi cosa mangiare, che ne so, fra tre giorni. Non ha senso. Anche i vestiti, i primi che capita.L’orologio biologico che soffre il jet set, anche.
Quindi, riepilogando, sono curioso di sapere cosa accadrebbe se pianificassi ogni cosa fino all’inverosimile.
Ore 15,59: Respirare
E prima, che succede? Non respiro?
Oppure, che ne so, ore 19 dentista? E se poi il dentista manca?
E se io stesso sono senza denti, cosa ci vado a fare? Così come non pianificherei mai un lunedì dal barbiere, o una scalata di scale di nove piani quando abito al pian terreno. Oppure improvviso.
Ecco, già questo mi è più congeniale. Siamo a teatro, alla prima di quello che volete voi. Io, ovviamente, sono lo sceneggiatore. Dico “Allora, ragazzi, abbiamo un canovaccio ma nessun copione, quindi inventate sul momento. Stupitemi”
E Giorgino, il più scarso della compagnia, alza il sipario e fa entrare un dragone che sputa palle di fuoco semi vere, che poi non è altro che cartapesta gialla e rossa.
“Giorgino” arrivo ad arrabbiarmi, anche. “Come ti permetti a fare entrare il dragone visto che era solo al terzo atto?”
“Ma lei ha detto che possiamo improvvisare e allora io voglio metterlo a intervalli irregolari!”
Non ha tutti i torti. Lui sì che improvvisa.