Se il mondo funzionasse su un sistema di baratto, come andresti? Avresti servizi da barattare? Avresti successo o faresti fatica?
Dunque. Dovrei fare l’inventario per questo, ma vediamo un po’.
Ad occhio, ho un lettore mp3 da un valore inestimabile, quindi potrei anche acquistare una casa con quel lettore, perché appunto ha un valore affettivo incalcolabile. Qualcuno direbbe che ha un valore commerciale diverso, ma ehi, stiamo parlando di baratto, quindi serve saper gestire bene le cose.
Avendo adesso una casa, dopo aver fatto questo enorme sacrificio, conviene arredarla. Quindi un letto e un frigorifero, la prima cosa.
Do via un paio di magliette e il mio cellulare. Ho bisogno del cellulare per essere reperibile, quindi do via il mio borsello per un cellulare.
Per adesso mi sto muovendo bene, immagino. Nessuno avrebbe pensato a cose del genere e il valore uno per uno mi sta aiutando molto. Andiamo avanti.
Ho una casa, il frigo, il letto e il cellulare. Adesso ho bisogno di un tavolo. Do via… eh, e ora? Sono rimasto con una maglietta sola, senza lettore e con cose da non poter rinunciare. Quindi sto senza tavolo, ma ho pur bisogno da mangiare, anche perché il frigorifero vuoto serve a poco.
Allora mi metto a coltivare la terra, in modo da smerciare il cibo in più. Zappa e zappa, utilizzando la rotazione come si faceva nel medioevo, lasciando dunque un quarto di terreno a riposo.
Un chilo di patate vale a dire un tavolo. Un chilo di pomodori vale a dire la televisione. Un chilo di meloni gialli vale a dire un po’ di quadretti. Un altro chilo di lattuga e ritrovo il mio lettore.
E continuo a zappare, e piano piano mi arredo la casa, compro vestiti, ho la piscina, mentre gli altri barattano il mio cibo.
Ma un disco volante atterra sul mio terreno.
Oh no! Loro non mangiano i miei prodotti!