
Devi scegliere un superpotere. Ne prendi uno e spiega la tua scelta: l’abilità di parlare e capire ogni lingua, l’abilità di viaggiare nel tempo, o l’abilità di far andare d’accordo due persone.
Se avessi il potere di parlare e capire ogni lingua, lo userei sicuramente per il mio viaggio in Giappone che ho programmato da molto tempo. Rimarrebbe sicuramente l’aspetto economico da risolvere, ma secondo me un modo lo si trova.
Se avessi quel potere… eh, quante cose potrei fare! Essere un diplomatico, un interprete famoso, tutti mi applaudirebbero… e io mi gonfierei di orgoglio, pieno di vanagloria comincerei a dire e fare cose che non penso veramente. dettato solo dalla mia vanità. È quello che succede a tutti, vero? Quando si ha un’abilità superiore ad altri poi va a finire che ci si vanta.
Se avessi il potere di viaggiare nel tempo… eh, quante cose potrei fare! Potrei rivivere all’infinito la crociera del 2009, magari facendo scelte sempre diverse a seconda di come mi va. Magari potrei anche decidere di non scrivere mai e prendere seriamente il mio diploma. O, anche, potrei rivivere tutti gli snodi importanti della storia, salvando chi è morto prematuramente o magari dire a un pittore austriaco che, forse, uccidere tutti quanti non è una grande idea.
Avere quel potere mi permetterebbe di avere una vanagloria molto superiore a quella dell’interprete e tutti, tutti, tutti mi amerebbero. Sarei capace di gestirlo o userei quel potere solo per fini personali?
Avere il potere di far andare d’accordo due persone che si odiano. Diciamocelo, “Non tollerare l’intolleranza” e “Odia chi ti odia”, fanno troppo rima con “Occhio per occhio, dente per dente”, ed è un detto che esisteva già quando gli anni si contavano all’indietro. Parliamo tanto di “progressismo”, ma se il progressismo si basa su adagi vecchi come il cucco…
A parte quello, se avessi il potere di far andare due persone d’accordo, quelle due persone si scoprirebbero assai simili: lo stesso cielo, la stessa terra, lo stesso ossigeno. E, chissà, magari anche gli stessi gusti musicali. Da lì, partirebbero conversazioni assai profonde, e da loro altre due persone andrebbero d’accordo, e ancora, e ancora, fino a toccare tutte le potenze di due.
Non avrei nessuna vanagloria, nessun vanto nel farlo, ma solo il piacere di eliminare per sempre la bruttura che è l’odio, l’invidia, l’egoismo, che sia da una parte o dall’altra. E non l’avrei neanche eliminato io, ma sarebbe stata una conseguenza di far andare d’accordo due persone.
Poi, ehi, se due persone hanno gli stessi gusti, ad esempio leggono questo blog presente… eh. Non sarebbe male. Il mio messaggio è universale.
Cioè, non è che è “mio”, io l’ho ascoltato, l’ho vissuto e ne sono latore. Con i miei racconti comici, l’ho fatto mio e secondo le mie competenze presentato.
E credetemi, non c’è potere più grande di poter espandere un po’ di positività.