
Raccontaci di un proiettile che ti ha fatto piacere quasi acchiappare. Non nel senso di Matrix, ma qualcosa di bello che è quasi avvenuto.
Ci sono molte cose belle che sono quasi avvenute. Ne cito due.
Chi ha frequentato il mio blog per anni sa che c’è stato un tempo, magari in questo esatto periodo, in cui ho firmato per Bookabook e ho cercato di far pubblicare “Le avventure dell’Uomo Ape”, opera che poi è uscita su Amazon.
Ebbene, lì per lì mi è sembrata la vera svolta della mia vita: stavo per raggiungere le librerie, e quindi avrebbe voluto dire presentazioni, interviste, insomma la fama che mi avrebbe sfamato.
Invece… no. Non è andata molto bene, ero giovane e inesperto, quindi non stupitevi se poi la campagna di prevendita sia andata molto, ma molto male.
Oltre a questo, avevo capito che non se ne sarebbe fatto niente il giorno in cui ho anche creato il mazzo di carte tematico, che ho messo in palio per la tombola natalizia.
Non avrei dovuto farlo? Non lo so, forse no. Forse mi sono posto male, l’ho detto prima. Ma, avevo bisogno che qualcuno capisse che a questa cosa ci tenevo, ma il messaggio non è arrivato e la aprendo come una sconfitta personale.
Un altro momento in cui ero quasi giunto a un bel traguardo è stato il giorno, o meglio, i giorni in cui mi ero quasi messo con una.
Già, proprio io. Ero proprio lì, ci ero anche uscito e lei aveva detto che stava benissimo con me, si stava avvicinando con le le sue labbra e poi…
Poi mi sono svegliato.
Già, è una cosa proprio impossibile da acchiappare. Meglio che rimanga nel limbo fra il sonno e la veglia, perché altrimenti potrebbe veramente arrivare la fine del mondo.
Ma Aven mi piaci un sacco mlmlml
AAAA CHI SEI
Ah sì, è il mio stesso blog che mi parla.