Buonsalve a tutti! Per il sabato interviste oggi ho il piacere di ospitare Lavinia, che al suo attivo ha già la bellezza di quattro libri. E come poteva mancare in questo spazio, un’autrice così prolifica?
Ho rimediato e finalmente è qui per noi per presentare My Cursed Calypso, il suo ultimo lavoro. Ma di che parla? È presto detto, godiamoci la sinossi:
Le relazioni, si sa, sono una fregatura. Se poi sulle tue spalle grava una maledizione secolare che ti rende socialmente invisibile, diventano un vero e proprio miraggio. Calypso McCollum ha giurato a se stessa di non cadere mai nella trappola dell’amore, non importa quanto forti siano le tentazioni che il fato mette sulla sua strada. Dopotutto, ha un fratello e una migliore amica: cosa potrebbe desiderare di più?
Il suo delicato equilibrio va in frantumi quando la ragazza viene invitata a prendere parte al corso estivo della Georgia State University, dove si imbatterà in Chrys. Bello e ribelle, non è affatto il tipo a cui Calypso potrebbe interessarsi, ma un dettaglio lo pone al di sopra degli altri: lui la vede.
Che il futuro stia per cambiare?
Chrys e Caly, legati da un destino più forte della volontà, dovranno unire le forze per svelare l’inquietante mistero che minaccia il campus. Collaborare è fondamentale, ma non sempre facile. Quando il confine tra amici e nemici si fa indistinto, come si capisce di chi ci si può fidare?
Mi sembra molto interessante, quindi lascerei la parola all’autrice, con la quale è scaturita una bella chiacchierata: buona lettura!
1 Ciao! La prima domanda è un classico: l’idea dietro la storia. Cosa è scattato in te per scrivere questo
romanzo?
Ciao Andrea 🙂 l’idea nasce direttamente dalla mitologia greca. Come probabilmente già sai, Calipso è un
personaggio che compare nell’Odissea come uno dei tanti incontri che Odisseo fa nella strada di ritorno
verso casa. Calipso è una ragazza bellissima e immortale che è stata confinata nell’isola di Ogigia a
causa di una maledizione, nata nel momento in cui si è schierata dalla parte di Atlante, il padre, nella
lotta tra i titani e gli dei per la supremazia. Nell’isola di Ogigia naufragano gli eroi di cui lei si innamora,
ma finiscono sempre per abbandonarla. La mia Calypso è nata proprio da un rivisitazione in chiave
moderna e fantasy di questo mito.
2 Chi è Calypso? Quando di te c’è in lei?
Calypso è una ragazza un po’ introversa, ma intelligente e dolce, che è tuttavia condannata a
un’esistenza triste che non merita. Forse ciò che più ci accomuna è l’empatia per gli altri, che talvolta è
più un difetto che è un pregio perché ci porta a star male per delle vicende che non ci appartengono,
senza tuttavia poter intervenire. Mi piacerebbe anche suonare il pianoforte come lei, ma purtroppo non
ho la sua stessa determinazione!
3 La copertina racchiude una ragazza dentro una bolla: l’hai fatta tu o ti sei rivolta a un grafico?
L’ho fatta io. La bolla rappresenta la sensazione di Calypso di essere isolata dal resto del mondo, la sua
solitudine e l’immobilità a cui è costretta. Non è stato facile tradurre l’idea in un’immagine, ma spero di
esserci riuscita 🙂
4 Quanto tempo hai impiegato a scrivere la storia?
Moltissimo, purtroppo! L’ho inizialmente pubblicata a capitoli su Wattpad, una piattaforma in cui gli
scrittori possono condividere gratuitamente le proprie storie, ma tra l’inizio della stesura e la
pubblicazione su Amazon sono passati più di due anni, che per me sono stati densi di eventi che mi
hanno allontanata dalla scrittura: ho dato gli ultimi esami all’università, ho fatto del lunghi viaggi
all’estero, mi sono laureata in medicina e ho affrontato il concorso di specializzazione.
5 Qual è la ricerca più strana che tu abbia fatto?
In generale? Penso che sia stata “Cimiteri ad Atlanta”. Ho trascorso ore a osservare su Google Maps i
cimiteri della città in cui ho ambientato i miei libri per poterli descrivere correttamente, studiando persino
le immagini catturate dal satellite. D’altronde, quando uno dei tuoi personaggi è una negromante…
6 Perché proprio la Georgia State University?
La ragione è banale: l’ho scelta per una questione geografica. La mia storia doveva essere ambientata
ad Atlanta per includere i personaggi del primo romanzo della saga, “My dead Orpheus”, e la GSU si
trova proprio lì, oltre a trattarsi davvero di un buon college.
7 Quanto è stato difficile costruire un mondo “tuo” pur entrando nel realistico?
Molto difficile. Dare delle regole a un mondo fantasy non è mai facile, perché visto che si è già sconfinati
nel mondo dell’impossibile la tentazione di rendere possibile qualunque cosa è forte. Invece bisogna
dare delle regole, una struttura solida e dei fatti verosimili (sempre nell’ambito del mondo che si è creato,
naturalmente). In realtà in questi primi due romanzi della saga il mondo magico è stato indagato soltanto
marginalmente perché i protagonisti si trovavano, loro malgrado, al di fuori di esso: spero che il terzo
volume sia più esauriente al riguardo! (Sì, ci sarà un terzo volume, anche se per il momento mi sto
dedicando a un altro progetto.)
8 Chrys la “vede”. In che senso? Puoi dirci qualcosa a riguardo?
Spiegare il concetto potrebbe rappresentare uno spoiler non indifferente, soprattutto per chi non abbia
ancora letto “My dead Orpheus”. Per chi l’ha fatto, posso dire soltanto che Chrys è una delle poche
eccezioni alla maledizione dei McCollum, e Calypso è già al corrente di questo tipo di eccezioni… non vi
resta che leggere il romanzo.
9 Ci sono scene comiche dentro il libro?
Non direi esattamente comiche, ma spero che alcune risultino divertenti per i lettori. Io di certo ho riso
molto mentre le scrivevo, ma sono l’autrice e sono di parte 🙂
10 Puoi indirizzarci a una playlist musicale riguardo questo libro?
No, non ascolto musica mentre scrivo. Mi distrae un sacco e mi impedisce di immergermi nella storia.
11 Va bene, è tutto allora! Ti ringrazio per il tuo tempo!
Grazie a te per aver dedicato a me e al mio libro questo spazio 🙂