51 – Zenit
Il sole era allo zenit, e l’estate le rideva in faccia.
Ballava, senza pensieri né paure, in mezzo a un sacco di girasoli. Poi gettò lo sguardo sotto la quercia, ché lui stava arpeggiando, cadenzando le dita una corda dietro l’altra.
A quel ritmo, riprese a danzare, fra un petalo e l’altro. Era estate anche fra loro, loro che in realtà avevano attraversato decine di inverni.
Una ballava, l’altro suonava, una musica che conoscevano solo loro. E se casomai c’era qualcuno che chiedeva come mai, la loro risposta era…
“Ma maledizione! I gabbiani devono defecare anche qui!”