100 drabble, un’estate: 91

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91 – Armi
Polvere, sangue, macerie.
Respiri profondi.
La pelle non era mai stata così nera, e il caldo appiccica i vestiti. Sa bene che le armi non lo proteggeranno per sempre senza trovare caricatori.
Altri respiri. Altro sangue, altro rumore infinito.
La gente cade, urla, strepita. Dietro la schiena, un muro. Un solo cumulo di mattoni dalla morte.
E, ad un solo cumulo di mattoni dalla morte, viene da pensare a come alla fine ti viene a prelevare.
Alza gli occhi al cielo, un aereo lancia ancora le sue bombe. Meglio fuggire.
Imbracciare le armi. Fare finta che i proiettili non fischino.

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