Ricetta: Zucca col risotto.

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Non è Halloween, lo so, che credete. Tuttavia, voglio proporre qualcosa che vi lascerà lo stesso col fiato sospeso e che non sia l’afa estiva.
La zucca col risotto.
“Non è neanche stagione”
Ciò non vuol dire che sia vietato parlarne. Prendiamo dunque una zucca, anche finta, tanto ci serve solo come esperimento.
Poi, una volta pescata… come dici?
“Non riesco ad acciuffare la zucca!”
Be’, in effetti è molto difficile. Bisogna fare molta attenzione a quando passa. L’importante è che poi tu abbia un retino con te.
Ecco, vedi che adesso passa? Tanto lo fa sempre sugli stessi binari, quindi è importante capire chi, come, quando, dove e perché catturare.
Fatto! Semplice, no?
Catturare la zucca mentre passa col retino è un’arte molto complessa che non ho neanche descritto narrativamente, ma forse non esistono parole adatte per farlo. In ogni caso. Bisogna cuocere il risotto.
Il risotto, come tutti noi sappiamo, va messo in una padella alta, non in una padella bassa, perché le padelle basse perlopiù possono giocare a pallavolo, piuttosto che a basket.
Attendiamo finché non risulta commestibile, altrimenti diventa proprio la pietra gemmosa filosofeggiante.
“Come?”
Oh no! Il famoso Pyuklo mi ha sentito! L’arcinemico dell’universo!
“Adesso dovrai fare un risotto per me! Quello che abbonda nella bocca degli stolti!”
Ma tu sei stolto, perché ti sei messo da solo contro l’universo senza esercito!
“Oh. È vero. Ma col risotto posso radunarne uno bello!”
Ma non serve essere belli, serve essere forti, e non sappiamo che la vera forza è l’amicizia.
In ogni caso, il piatto risulta buono sia dai buoni sia dai villain. Questo mi serve, è importantissimo per arrivare al turno successivo.
Si tratta di fare le lasagne. A chi piacciono, da questa parte di universo?
“A me no, di sicuro” conferma Pyuklo, del pianeta Giove. “Non esistono i risotti, infatti, su Giove.”

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