Delirio.

Messa in piega. Non avrebbe mai dovuto chiamarsi così.
“AAAAAH!” cade uno scimpanzè dal tetto. Quale angustia!
Pierre urla e strepita. la signora Fronzoli era venuta lì solo per farsi i capelli, non per guardare gli scimpanzè sbadigliare e giocare con le noccioline. Dopotutto, che ci faceva lì sin dall’inizio?
Bussano alla porta. Non aprire, ché c’è l’aria condizionata. In effetti, arriva un omone.
“Sono qui per il mio pezzo da novanta” dichiara. Pierre chiama una delle sue assistenti, la quale tira fuori da un sacchetto di iuta il numero 90 con cui si gioca a tombola. Glielo lancia dritto in testa, infatti poi l’omone diventa un birillo e da qualche parte suona il suono di una sirena. “Strike!”
“Avrei preferito bingo” dice John, valicando quell’ostacolo non da poco. A un certo punto trova un monopattino lasciato lì da qualche imprudente.
“Sono proprio imprudenti!” esclama scandalizzato, ma il monopattino toglie la maschera di gomma e si rivela essere una bellissima principessa.
“Come osi criticare il mio mercoledì di riposo?” urla. Tira fuori una spada leggendaria, ma quella si sbriciola tutta in quanto piena di ruggine.
“È piena di ruggine e fuliggine, e io non posso essere reggina!”
“Eh no, qui siamo a Roccotanica sul Mentino” dice qualcuno. A un certo punto, atterra un elicottero.
“Siamo qui per combattere di scherma con il nostro arcinemico!” dichiara.
“Ma chi è che parla?” chiede la principessa.
“Le pale dell’elicottero, che più non toccheranno il cielo se non combattiamo col nostro arcinemico!”
“E chi sarebbe? Sentiamo” dice un tombino.
“Beh, ma il risotto al nero di seppia, che domande!”
E come avrebbero potuto trovarlo, in mezzo a tante cose, persone, animali, mestieri e tot?
Fu chiaro a tutti che qualcosa stava per esplodere, ma non avevano idea di cosa.
“Il cuscino letale! Qualcuno vada a disinnescarlo!” esclamarono le pale dell’elicottero, improvvisamente spaventate.
Be’, non fu disinnescato. Il mondo divenne pieno di piume.

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