L’iris, la banana, l’arancina.

C'era un'arancina che il giorno di santa Lucia poteva essere scambiata per tante altre che, una dietro l'altra, veniva presa e azzannata. "Chissà" prese a dire. "Chissà cosa?" chiese la sua vicina di posto. "Secondo te può funzionare un'arancina alla banana?" Tutto lo scomparto si fermò a guardarla, catturando l'attenzione perfino di una Iris al … Continua a leggere L’iris, la banana, l’arancina.

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Prigione.

"Ce l'ho fatta"D. Etersivo, fiatoni, poté finalmente guardare quelle solide pareti dalla parte giusta, per lui. Non per la giustizia."Adesso devo scappare" si disse da solo, come se non lo sapesse. "No, perché altrimenti i secondini mi catturerebbero facilmente, e non voglio"In effetti, quarta parete a parte, c'era un fascio di luce a forma di … Continua a leggere Prigione.

La principessa non salvata.

C’era una volta Astoria, una principessa. Il regno di Borgozia, detto anche "il Paese delle ortiche" in quel periodo era prospero, e la nascita di Astoria era un’occasione felice per festeggiare. Cresciuta senza troppi patemi, aveva però bisogno di un principe. “Papà!” esclamò a un certo punto, poco dopo aver compiuto sedici anni. “Ho bisogno … Continua a leggere La principessa non salvata.

L’avvento della magia.

“Ecco. Ce l’avete fatta, mio signore” “Grazie, Roger” Il mio servitore ribadisce l’ovvio. Non importa, può permetterselo. Con uno sforzo, esco dalla vasca nel quale mi ero immerso per poter completare l’incantesimo che mi ha reso invincibile. Sin da bambino ricordo che volevo usare la magia, ma nessuno me la insegnava. Anzi, era proprio un … Continua a leggere L’avvento della magia.

L’invasione delle farfalle.

“Aiuto! Ma queste farfalle che vogliono da me?” “Betty” mi dice mia zia. “Hai del miele scaduto in mano” “Ah.” Okay, detta così non ha senso, quindi mi conviene partire dall’inizio. Erano circa le cinque del pomeriggio quando a un certo punto mi è venuta fame. A me viene sempre fame, a qualsiasi ora del … Continua a leggere L’invasione delle farfalle.

Murder City

Murder City, 21st Century Breakdown, Green Day 2009 Quanta amarezza. È già la terza volta che mi buttano fuori dal lavoro. Eppure non ho mai urlato contro nessuno, però la raccomandazione anche in questi casi è più forte della diligenza. E ora bisogna ricominciare daccapo. Squilla il telefono, subito dopo aver sospirato per scaricare la … Continua a leggere Murder City

Battaglia.

La battaglia era finita. Polvere, sudore e sangue lungo tutto il campo.I superstiti se ne andavano. Nessuno aveva vinto. Alcuni cercavano di dare il colpo di grazia, pietosi, a coloro i quali stavano soffrendo davvero."Che inutile serata" commentò uno dei generali. Era rimasto intonso, l'armatura scintillante, foriero di una bandiera immacolata. Si sentì il più … Continua a leggere Battaglia.

Giornata a scuola.

È un mercoledì come tanti altri, in quella classe. Tanti bambini stanno seduti fissando curiosi la maestra, che, vivace, ha deciso che fosse il momento di proporre la fatidica domanda che si fa a tutti i ragazzini di quell’età. “Allora, ragazzi! Oggi voglio chiedervi cosa volete fare da grandi, ma non lo scriverete sottoforma di … Continua a leggere Giornata a scuola.

Piastrella

C'era una volta una piastrella, la quale il giovedì soffriva perché il colore marrone non riusciva mai a captare il segnale dal satellite. "Brutto colore che non sei altro! Dov'è il mio programma preferito?" Il marrone, che si era appena riscosso da una profonda fantasticheria rispose "Qual è il tuo programma preferito?" La piastrella ci … Continua a leggere Piastrella

Ansia

"Adesso vi racconterò la favola più lenta del mondo. Volete sentirla?" chiese il nonno ai nipoti. Ci fu un mormorio di assenso. Ai bambini, se si diceva in quel periodo la parola magica "Più del mondo", aveva la curiosità e l'attenzione, così si misero in trincea attorno al vecchio che ridacchiò e cominciò a raccontare."C'era … Continua a leggere Ansia

Blu

Le bolle si possono creare in molti modi. Soffiando dentro un cerchio di plastica, o sfregando per bene i piatti con del detersivo dall'aria nuova al limone. Stava di fatto che le bolle, erano mille ed erano blu.Al che, Blubaldi alzò la scimitarra. Erano a Marsablu, quel giorno."Adesso che abbiamo sbarcato, ricordiamoci perché siamo qui" … Continua a leggere Blu

Esperimento.

Il dottor Franken era lì che sistemava, manipolava, giocava con i pulsanti, le provette, i becher e quant'altro. La signorina Gustava stava a osservarlo, completamente perduta e asservita al suo fascino.Nascosta dietro lo stipite, poteva osservare solo le spalle coperte dal camice bianco, che venivano continuamente stimolate perché il professore era uno che si muoveva … Continua a leggere Esperimento.

Pianeta.

Che bel posto era, quel pianeta! Terra, si chiamava. Peccato che l'abbia mangiato."Sì, infatti"Ci tenevi, Pancrazio?Pancrazio è uno di questi asteroidi che concorrono ogni anno solare per distruggere uno o più pianeti."Adesso mi devi dire come possiamo proseguire le nostre gare"Ah, beh. Ci pensavate prima. Io, in quanto buco nero, posso ben mangiare le galassie … Continua a leggere Pianeta.

Sentimento.

"Sai cosa diceva Filippo?" chiese Paolo a quell'altro di cui non ricordo il nome. Quest'ultimo sollevò il suo sguardo da quello che stava scrivendo e domandò "Cosa diceva, quella buonanima di Filippo?""Eh, che esagerazione! Si è solo trasferito, mica è morto! Diceva che per una buona pesca bisogna che la si sbucci, altrimenti non viene … Continua a leggere Sentimento.

Orgoglio.

Essere orgogliosi di qualcuno è bello. Essere orgogliosi di se stessi è positivo. Essere orgogliosi fa schifo.Salve. Mi chiamo Iena e abito nella savana. Il fatto è che mi sono capitate, in tre giorni, tutte e tre le cose.Il primo giorno, ovvero due giorni fa, il mio amico sciacallo ha preso un'asta, l'ha poggiata per … Continua a leggere Orgoglio.

Viola.

"E così mi stai informando che…""Sì, padre. Ogni dì all'ora nona"Leonardo osservò con disgusto la sporca via che si stendeva sotto di lui. Sospirò."D'accordo, figlia mia. Nessuno ti turberà più. Ho già un piano"Nel frattempo che Viola lavorava a maglia, alacremente, come piaceva a lei, il sole si levava e cominciava a declinare. L'ora nona … Continua a leggere Viola.

Delirio.

Messa in piega. Non avrebbe mai dovuto chiamarsi così."AAAAAH!" cade uno scimpanzè dal tetto. Quale angustia!Pierre urla e strepita. la signora Fronzoli era venuta lì solo per farsi i capelli, non per guardare gli scimpanzè sbadigliare e giocare con le noccioline. Dopotutto, che ci faceva lì sin dall'inizio?Bussano alla porta. Non aprire, ché c'è l'aria … Continua a leggere Delirio.

Notturno.

Mi sfrego le mani e cerco di farmi caldo alitando. Ma quanto ci mette?Certo, anche io però me le vado a cercare. Perché mettermi sotto la pensilina dell'autobus?A un certo punto, arriva. La macchina, intendo. Dallo sportello viene fuori John, il quale mi guarda apprensivo."Quindi ti sei messo qui" dice."Ce l'hai?" chiedo. Lui non risponde."Non … Continua a leggere Notturno.

Asfissiante.

"… E concludiamo il nostro talk show con un ospite d'eccezione. Salve, gas""Salve, salve a tutti""Credi che sia il caso di farti vedere sottoforma di corpo?""No, non credo. La mia storia è solamente fatta di stato liquido, stato solido e terzo stato""Sai, vero, che il terzo stato non ti riguarda?"Il gas diventa asfissiante. Il presentatore … Continua a leggere Asfissiante.

Dirupo.

"Hai mai fatto uno yodl?"La domanda dello stambecco poteva risultare quantomai imbarazzante per un uomo, ma io ci sono abituato. Sospiro, e lascio cadere un po' di pietrisco."No, non l'ho mai fatto" ammetto. Lo stambecco ridacchia."Be', sai, quello che hai fatto non lo è affatto!""Lo so, ma è l'unica cosa che sono capace di produrre. … Continua a leggere Dirupo.

Incantesimo.

Il trono di Hackfield era davvero enorme, simbolo di un retaggio di millenni, in cui, uno dopo l'altro, tutti i membri di quella casa si erano dati il cambio nel gestire l'impero.E ora, lui, il Cavaliere della Rosa sanguinante, stava lì, in ginocchio, a supplicare la grazia."Che ne penso, mi chiedi. Cosa avrebbe fatto, Mary, … Continua a leggere Incantesimo.

A moment of silence.

“Secondo te ci sarà un nuovo rinascimento?” chiede Carl. Come al solito, arriva e piomba coi suoi commenti senza senso. Voglio dire, perché sta interrompendo il momento idilliaco?“Tutto inizia ora, niente è nato ancora” afferma ancora Carl. “Quindi possiamo dimenticare ciò che è stato e rifare tutto daccapo. Ti immagini il ritorno dell’Impero Romano? Cesare … Continua a leggere A moment of silence.

Il tenore pazzesco.

"SCARLATTI!”L’urlo imperioso del Maestro colse di sorpresa Nathan, che in mezzo al coro si sentì nudo.“Non sei in accordo col coro! Ma come devo fare con te? Hai un talento pazzesco, ma credi di essere un solista! Indovina un po’: questo è un CORO! Un stramaledettissimo coro di una stupidissima chiesa, dannazione! E devi, DEVI, … Continua a leggere Il tenore pazzesco.

Recupero del topazio ma con gli alieni

“Dobbiamo fare pianissimo”Lo sto dicendo, ma non è che io sia tanto convinto. Siamo in quattro, in missione per recuperare il famoso Topazio Blu, reliquia preziosissima di questo pianeta. Ce ne dobbiamo appropriare perché è il nostro sogno di pirati spaziali. Dopo anni di fatiche, di sacrifici, di lutti anche, finalmente siamo di fronte a … Continua a leggere Recupero del topazio ma con gli alieni

Compleanno rosso.

Non è semplice essere un Vampiro nel terzo millennio.Non che fosse stato mai facile, ma io sono anche relativamente giovane. Mentre cammino fra la folla caotica della mia città con le cuffie alle orecchie, ripenso alla terribile notte in cui un Vampiro mi ha fatto visita.È stato quindici anni fa, quando con le mie amiche … Continua a leggere Compleanno rosso.

Pomeriggi.

Era difficile prendere argomenti seri con quel tramonto. Loro due, al molo, insieme, mentre il sole affondava dietro l’orizzonte.Insieme…Enrico doveva proprio dirglielo.“Mi manchi” ammise.“Sono qui” disse lei.“È quando ci sei che mi manchi di più. Quando siamo insieme. Quando non ci sei, quando sei soltanto un fantasma del passato o il sogno di un’altra vita, … Continua a leggere Pomeriggi.

Sorprese inaspettate

Apro gli occhi, anche se non mi andava. Che brutto, gennaio! Primo, ho ancora un gran mal di testa e sono indolenzito per i bagordi di ieri, che era il mio compleanno. Secondo, c’è un freddo cane.Accidenti, quante ragazze che c’erano ieri alla festa! Certo, il nostro bar è molto rinomato, ma quando poi è … Continua a leggere Sorprese inaspettate

Trappola

Giangiovanni e Augusto camminavano con i loro cavalli, quindi si può dire che trottavano in mezzo a un sentiero, in una giornata mite di pieno autunno. A loro piaceva sentire gli zoccoli dei cavalli sulle foglie secche, e molti insetti cominciavano a ritirarsi, per cui era anche piacevole sentire quella brezza fresca che non dava … Continua a leggere Trappola

Pregiudizio

Le penne verdi non avevano mai ricevuto un grande successo tra le penne nere e blu. In ogni caso, esistevano in quel periodo."Vorrei presentarvi le penne verdi, al vostro servizio" disse la maestra P. Enna, davanti alla classe."Salve a tutti. Il mio nome è Green e risolvo le centinaia""Siediti in un posto libero" disse la … Continua a leggere Pregiudizio

Indipendenza.

"Posta!"Aprii la lettera. Caro Puntatore,dopo tutti questi anni ho capito una cosa. Non voglio più avere niente a che fare con te. Sai, voglio girare il mondo, andare a vedere le Pleiadi, fare altro insomma. Non so neanche se si dice 'Girare' o 'Giraffare' il mondo, vedi un po' tu.In ogni caso, non mi interessa … Continua a leggere Indipendenza.

Denaro.

"Verrebbero quindici Ananas. Tiene il resto?"L'uomo Ape guardò attentamente lo scontrino. Vide Detective Morto che ancora spiluccava i salatini dell'aperitivo. Alcuni, però, erano le sue dita."Quindici Ananas" ripeté Giangiorgio. "Mi ricorda qualcuno""Io, comunque, non posso maneggiare denaro. Sono morto, no?""Oh, molto comodo!" esclamò il supereroe. "Quindi, adesso, solo perché faccio il restauratore di opere d'arte … Continua a leggere Denaro.

Arma.

Non avete idea di quanto mi annoiavo durante le estati al lido.Andavamo tutti gli anni, e fino a circa 26 anni, dovevamo andare a timbrare questo cartellino. Stessa spiaggia, stesso posto, stessa cultura non proprio elevata.E capitò un giorno in cui io, spaparanzato lungo la sedia a sdraio, tutti i vacanzieri si riversavano in pista … Continua a leggere Arma.

Mani sporche.

A Jack mancò improvvisamente il fiato.Annabelle aveva chiuso gli occhi per sempre, non ci sarebbe stato nessun miracolo, in quel caso, non ci sarebbe più stato il suo sorriso e, per quello, il pianeta si era un po' spento.Guardò le sue mani.Rosse. Forse non le avrebbe pulite mai più, in modo da avere qualcosa di … Continua a leggere Mani sporche.

Luna Nuova.

Le notti di luna nuova sono per tradizione molto buie e spente.Non la pensa così Goffreda, che anche lei era una Luna, ma non per questo nuova.Goffreda, per inciso, era la Luna di un altro pianeta, un satellite molto simile alla nostra luna, quella dei poeti e del ciclo lunare che abbiamo avuto modo di … Continua a leggere Luna Nuova.

Crescita.

Nessuno avrebbe mai pensato all'eventualità che una palma potesse crescere con l'invidia addosso, neanche fosse un cappotto verde."No, è proprio un cappotto verde"Oh. Scusate allora. Ricomincio.Carla la palma, pur essendo consapevole di non fare rima tra nome e specie, crebbe. Accanto a lei c'era però un baobab."Finirà che crescerò più di te" fece notare quest'ultimo. … Continua a leggere Crescita.

L’ultima goccia.

E infine eccomi qui, esangue, esanime, fisso a guardare il cielo.Non riesco più a respirare molto bene. Sono stato malmenato molto a fondo. Ne ho date anche io, intendiamoci, solo che il mio avversario è stato più bravo, bravo abbastanza da uccidermi e lasciarmi qui.Il dolore della lotta concerne anche la sconfitta, me lo dicevano … Continua a leggere L’ultima goccia.

Ispirasfida.

Se mi avessero detto "Guarda fuori dalla finestra e mi dici quello che vedi", non avrei mai creduto di vedere…!Tutto comincia nel momento in cui poggio le braccia sulla ringhiera. Abbasso lo sguardo e la cima di un pino sogghigna. Deglutisco"Sandro! Ho bisogno del tuo aiuto!"Rimango un po' perplesso."Mi chiamo Andrea" lo correggo."Non fare lo … Continua a leggere Ispirasfida.

Barbablù riscritto.

Elise non riusciva a dimenticare l'orribile immagine che il suo tremendo marito le aveva involontariamente donato."Dammi le chiavi" ordinò lui. Aveva già la mano aperta.Elise, sentendo ancora il sangue sgocciolare, arricciò la labbra e abbassò lo sguardo."Sono basita" commentò. "Perché uccidi le tue mogli e le tieni sotto sale, in modo che non deperiscano?"Barbablù strinse … Continua a leggere Barbablù riscritto.

Formiche e bar

Al giorno d'oggi, essere una formica è molto complicato. Diciamocelo, prendere le provviste per affrontare l'inverno lo si faceva una volta. Adesso usciamo, ci facciamo vedere, ridiamo, scherziamo, facciamo anche le flessioni con pesi enormi addosso.E sta di fatto che io, Andrea, sono una loro simile.Un momento… cosa? Sono una formica? Ma Albertanna mi ha … Continua a leggere Formiche e bar

Libri e drogherie

Non riesco a smettere di leggere questo libro. È come una droga, sono messo lì a spulciarlo, sfogliarlo, ricominciarlo da capo e poi magari rileggere lo stesso paragrafo, per sentirlo mio, sentirlo intensamente, viverlo, inocularlo all'interno delle mie vene.Capitolo dopo capitolo mi ipnotizzo, e la mia giornata va avanti, cercando di riuscire a far tutto … Continua a leggere Libri e drogherie

Bambola di pezza

"Dai, prendila!"Giorgianna fa presto a incitarmi, ma non è semplice.Ma poi, proprio lì doveva cadere?"Non lamentarti, io guardo un muro da anni. Adesso la cosa si fa interessante perché ci sono un sacco di pecorelle, ma pensa che per un sacco di tempo ho dovuto guardare il nulla"Il nulla. Certo. Io invece non sto cercando … Continua a leggere Bambola di pezza

Nuvole e aspirapolvere

C'era una volta una nuvola.Se c'era qualcosa che questa non sopportava, erano le polveri sottili."Mi serve un aspirapolvere" affermò, stanca di vederne sempre in numero maggiore. Allora, la prima cosa che le venne in mente di fare, fu di andare da chi le vendeva, così chiese informazioni."Scusa, sai dove vendono aspirapolveri?" domandò, usando anche un … Continua a leggere Nuvole e aspirapolvere

Orologio

"Aven, Aven! Devo dirti una cosa importantissima! Ti prego, smettila di scrivere e ascolta questa cosa, è urgente!"Pazientemente, mi volgo e ascolto. È incredibile come le persone siano moleste proprio nel momento in cui sono più creativo."Lo sai qual è la canzone preferita di un orologio? Tik Tok di Kesha!"Segue un momento di silenzio."Devo ridere?"L'altro … Continua a leggere Orologio

Forse è il Medioevo.

È il medioevo, me ne accorgo subito dal freddo che fa. Una stanza piena di spifferi, laddove prima c'era una porta finestra, e anche dei topi che sembrano pantegane, là dove prima c'era ordine e pulizia, talmente meticolosa da sembrare fredda e poco accogliente. Ieri sera avevo il riscaldamento, ad esempio, messo anche molto forte. … Continua a leggere Forse è il Medioevo.

Tap, tap e tip tap.

Tap, tap, tap.Il laconico rumore di una tastiera riempiva l'intero spazio, altrimenti silenzioso.Infine, due mani si lanciarono sulla faccia, scivolando piano su occhi e lati del naso.Uno sbadiglio."Manca poco e la relazione è finita" si disse. Le dita ripresero affaticate."Dove sei stato?" chiese Excel a un certo punto. Gli occhi, fino a quel momento concentrati … Continua a leggere Tap, tap e tip tap.

Volo

L'aereo Cerottino, tra le altre cose, aveva sempre avuto la convinzione di poter un giorno andare a bere i marciapiedi."Con la cannuccia, grazie" ammise un giorno, nel volo diretto tra una latitudine e l'altra."Non capisco perché tu voglia andare al bar del cemento" prese a commentare un Cumulonembo. "Voglio dire, ci sarà un motivo per … Continua a leggere Volo

Cinese ucciso a coltellate. È giallo!

Tra le tante cose che si potrebbero dire della mia famiglia, una cosa è sicuramente senza ombra di dubbi: non manca mai il giornale. Non so neanche chi lo compra, ma lo leggo. Forse è sempre lo stesso numero, quindi posso anche leggere robe di quindici anni fa, ma siccome le notizie sono sempre le … Continua a leggere Cinese ucciso a coltellate. È giallo!

Beh, che dire!

Una volta riflettevo sugli australopitechi e sul loro impatto per quanto riguarda l'anno 951."No, tu lo fai sempre, non è una novità"Mi fermo. Tiro su col naso, tanto lo vedo, è proprio lì sul comodino. Ciò che ha detto il lampadario mi lascia pensare a molte cose.Ad esempio, la battaglia delle spugnette. Nessuno ci aveva … Continua a leggere Beh, che dire!

Controller.

Amavamo tutti Tekken 3. Era un gioco che univa grandi e piccini. Ricordo quel Natale del 98, in cui ci distruggevamo a vicenda in battaglie interminabili."No, ma è il controller che non funziona" dicevamo, soprattutto quando non riusciva una particolare tecnica che coinvolgeva tutte le dita della mano, ma finora non abbiamo mai visto che … Continua a leggere Controller.

Mascherina.

L'altra volta Umbertino stava camminando attraverso i marciapiedi. Ce n'era più di uno. Stava pensando ai fatti suoi quando all'improvviso gli cadde addosso una mascherina."Sacripante!" esclamò. "Non ci sono più i ventilatori di una volta!"Tutti gli attaccapanni accanto a lui si voltarono a guardarlo impanicati. "è tua l'invenzione della differenza tra puffo e torrone?"Umbertino guardò … Continua a leggere Mascherina.