Adalgisa si ricordava di quando era stata rapita dai suoi genitori, perché era stata messa in punizione e assicurata in camera sua. Voleva tanto tornare nel suo tempo, o comunque all'interno del suo orologio. Sì, perché Adalgisa era una lancetta. Forse non l'ho detto per tutto il tempo della sua storia. Vi sembrava strano che … Continua a leggere I ricordi di Adalgisa/40
La promessa della nonna
Non so, sentire i calli alle dita, asciugarmi continuamente e per fortuna me lo ero ricordato, che dovevo fare questa cosa! Uno dopo l'altro, terricci e i relativi cumuli si uniscono fra loro, mentre la buca si spinge verso qualcosa. Già. Alla mia età, fare lavori di fatica Avevamo dieci anni, e Lidia mi aveva … Continua a leggere La promessa della nonna
I ricordi di Adalgisa/39
Tornare a casa e rimanerci, senza realizzare altri ricordi era difficile. Dovette andare nello studio di Mark Time, che nel centesimo millennio era un alieno che abitava su Saturno. E, peraltro, Saturno era uno dei pianeti più grandi del sistema solare e non era facile arrivarci. La prima cosa da capire era il vedere, l'ascoltare … Continua a leggere I ricordi di Adalgisa/39
I ricordi di Adalgisa/38
Cogl. Chissà cosa voleva dire quello strano alieno, che era venuto e poi tornato via. Il problema era che la spada al neon che le aveva donato non se ne andava più dalla mano, dunque doveva riuscire a fare tutto con l'altra mano. O con il braccio, o con l'altro braccio. Con la gamba, o … Continua a leggere I ricordi di Adalgisa/38
I ricordi di Adalgisa/37
Era l'anno Novantanove mila. Il centesimo millennio. Adalgisa non poteva ricordare nulla, perché era letteralmente il futuro ed era passato già un mese da quando aveva preso abitazione, anche se era più corretto dire che era stata l'abitazione a scegliere lei. Le era stata affidata una nuvola personale e le era stato detto che non … Continua a leggere I ricordi di Adalgisa/37
I ricordi di Adalgisa/36
"Stavo cercando l'Unico citofono, che è possibile recuperare solo dopo aver bussato a tutti i campanelli del mondo, ossia nel mio tempo" spiegò Adalgisa, sperando di farsi capire. Aveva detto una sola frase, e già aveva attirato l'attenzione di molti altri caschi volanti, ma anche diversi raggi interruppero per un attimo il loro funzionamento. "Qui … Continua a leggere I ricordi di Adalgisa/36
I ricordi di Adalgisa/35
Adalgisa riaprì gli occhi e le sembrò fossero passati novantanove secondi. Tutto attorno a lei era verde, eppure era sicura che prima ci fosse un edificio con tanto di scienziati. Prati curati benissimo che sostenevano case galleggianti circondate da una bolla. Il sole era abbastanza alto, ma nel cielo vi erano un sacco di lune … Continua a leggere I ricordi di Adalgisa/35
I ricordi di Adalgisa/34
"Sei pronta, dunque, a cavalcare i millenni? Ti mostrerò come fare" Si alzò, rivelando una poltrona in pelle, con su ricamati degli orologi. Era davvero Mark Time, e Adalgisa ne fu soddisfatta. Ricordava di quella volta in cui era andata in visita a sua nonna. Lei aveva dei comodissimi sgabelli con su disegnati dei dinosauri, … Continua a leggere I ricordi di Adalgisa/34
I ricordi di Adalgisa/33
Un granello di sabbia alla volta, Adalgisa ricordava che i numeri erano infiniti. Lo aveva imparato a scuola, quel giorno in cui era assente perché proprio non riusciva ad alzarsi. Telefonò a Mariangela, che le disse per filo e per segno che i numeri non avevano mai una fine. Stettero tre giorni interi a contarli … Continua a leggere I ricordi di Adalgisa/33
I ricordi di Adalgisa/32
Considerato che la civiltà umana non li aveva ancora, novantanove mila anni, Adalgisa fu ancora più curiosa di suonare tutti i campanelli del mondo, ma, visto che l'età media di una donna si aggirava sugli ottanta anni, occorreva una macchina del tempo. Lo chiese a Mark Time, un altro scienziato. Somigliava tantissimo a Mark Math, … Continua a leggere I ricordi di Adalgisa/32
I ricordi di Adalgisa/31
Adalgisa era stranita. Come mai mancava un pezzo del puzzle? Si disse che probabilmente se l'era mangiato, ma quella situazione era simile a un'altra che aveva vissuto. Era stata al mare, e mancava un pezzo di mare, appunto. "Dove sarà mai finito?" si disse, pensando ai treni, alle oche e alle patate. "Ci sarà mica … Continua a leggere I ricordi di Adalgisa/31
I ricordi di Adalgisa/30
"Raccontaci un'altra storia!" Finalmente aveva trovato la sua dimensione. Raccontare storie ad alcuni bambini curiosi, che, giocando a pallone, quello andò a finire tra le gambe della donna e aveva preso a raccontare, mentre lo consegnava a uno dei ragazzi, di quella volta in cui finì con il paracadute dritta in uno stadio, in piena … Continua a leggere I ricordi di Adalgisa/30
I ricordi di Adalgisa/29
Adalgisa aveva quella strana passione per le serrature. Andava tutte le settimane dal ferramenta, provava e testava qualsiasi maniglia o toppa che le capitava a tiro, ma non comprava mai niente. Si poteva quasi dire, o comunque era così che lei rispondeva quando glielo chiedevano, che fossero sue di diritto, checché ne diceva il ferramenta … Continua a leggere I ricordi di Adalgisa/29
I ricordi di Adalgisa/28
"Non c'è di che" Fu quella la risposta che le fu data non appena lei ebbe ringraziato. Ci pensò su per diverse ore, anche mentre prendeva una bibita ai frutti di bosco pescata dal frigorifero. Di sicuro, quello era un elettrodomestico in cui c'era di che. Eccome. "Qui è pieno di roba, non è molto … Continua a leggere I ricordi di Adalgisa/28
I ricordi di Adalgisa/27
Ogni volta che si ordinava al ristorante, Adalgisa sentiva un fremito. "Qual è il problema, astice? Non vuoi entrare nel mio stomaco?" L'astice, ancora messo sul vassoio, era molto indeciso. Non rispondeva, e ciò dava fastidio alla ragazza, che al ristorante comunque andava rigorosamente da sola, prendendo persino il taxi. "Sai, vecchio mio? Tutto ciò … Continua a leggere I ricordi di Adalgisa/27
I ricordi di Adalgisa/26
Adalgisa non faceva sconti a nessuno. Non era peraltro il periodo. "E questo viene ventotto e novanta, signora" disse con fare stanco a una madre di famiglia, che, oltre ad avere diversi pacchi, aveva in braccio due o tre pargoli. Uno di quelli era troppo immobile. Poi si rese conto che era un tritacarne. "C'erano … Continua a leggere I ricordi di Adalgisa/26
I ricordi di Adalgisa/25
Adalgisa aveva vissuto una vita talmente piena che non esisteva una giornata in cui non faceva nulla di interessante. Ciò le ricordava, mentre era seduta sulla sua poltrona a fare zapping, quella volta in cui aveva corso la cento metri piani. Era il torneo condominiale di una strada che si trovava dall'altra parte della città … Continua a leggere I ricordi di Adalgisa/25
I ricordi di Adalgisa/24
Una volta che Adalgisa ebbe cominciato il primo libro della sua vita, non aveva mai smesso di alzarsi dalla sedia sdraio spaparanzata sul balcone di casa sua. Erano già quattro giorni che si trovava impelagata tra pagina settecento e novecentodieci, di un romanzo di duemila e passa pagine intitolato "Dinosauri spaziali e alieni volanti", un … Continua a leggere I ricordi di Adalgisa/24
I ricordi di Adalgisa/23
"Allora, il progetto di crescita trimestrale che vi sto esponendo si articola in diverse fasi: la prima..." Così stava cominciando, tutto emozionato, Palindromo. Adalgisa, tuttavia, aveva un gran sonno, così si concentrò sulla matita che aveva in mano, perché quelle riunioni potevano essere anche molto lunghe. Ed era considerato lavoro! Pagata per ascoltare altri che … Continua a leggere I ricordi di Adalgisa/23
I ricordi di Adalgisa/22
"Del vino sfuso, grazie" Il vino sfuso era per Adalgisa qualcosa di degustabile. A molti non piaceva però, ma quando era sola nessuno poteva infastidirla. Le ricordava quella volta che era sull'idrovolante. Ci era salita solo in quell'occasione perché le ricordava troppo il pane raffermo. Stava dunque sorvolando qualcosa di poco decifrabile quando comparve un … Continua a leggere I ricordi di Adalgisa/22
100 drabble, un’estate: 100
100 - Sardina "Ma in questo pane c'è una sardina!" "Certo" rispose Tanuzzo. "Il pane con le sardine salate è un must per questi territori" "Ma che schifo! Molto meglio un panino con i brontosauri!" Peppoldo tolse la maschera ed effettivamente era un brontosauro anche lui, così fischiò per far arrivare i suoi amici che … Continua a leggere 100 drabble, un’estate: 100
100 drabble, un’estate: 99
99 - Carcere Guardo il sole a scacchi. Ormai sono quattordici anni che sono qui, in questo carcere. Di compagni di cella ne sono venuti e ne sono arrivati. Io, però, sono sempre in questa branda, nel mio solito angolino, in mura che ormai mi sono familiari. Per la prima volta, però, noto il riflesso … Continua a leggere 100 drabble, un’estate: 99
100 drabble, un’estate: 98
98 - Titano "Adesso scendi e vedi se c'è vita su Titano" gli chiesero da Houston. L'astronauta, emettendo un sospiro, si convinse a scendere. Era il primo uomo al mondo, nella storia, a mettere piede nel famoso satellite. Non ricordava mai se era di Giove o di Saturno, ma tant'era. Ormai era lì. Un metro … Continua a leggere 100 drabble, un’estate: 98
100 drabble, un’estate: 97
97 - Cromatico "... che è mono cromatico!" L'esclamazione improvvisa di Jeff imbarazzò tutta la folla, spaventandola. La guida turistica, se avesse potuto, l'avrebbe fulminato con lo sguardo. "Hai guardato bene questo quadro? Ti sembra monocromatico?" chiese esasperata, tornando a indicare tutte le sfumature, anche quelle impossibili da vedere, in modo da spiegare in che … Continua a leggere 100 drabble, un’estate: 97
100 drabble, un’estate: 96
96 - Divino "Secondo me sapere scrivere è un dono divino" sussurrò Lily all'albero, quel giorno fresco di primavera. "Secondo me, pure" rispose la pianta, mentre l'altra continuò a leggere il suo mattone russo. "Mettiamo caso che io muoia per dare vita a un nuovo libro, una trama avvincente piena di mostri, di avvenimenti epici … Continua a leggere 100 drabble, un’estate: 96
100 drabble, un’estate: 95
95 - Grido Un forte grido squarciò la notte. Paolo e Francesca, uscendo fuori dalla loro camera da letto, andarono incontro verso la figlia, Virgilia. "Che hai fatto?" chiese preoccupatissima la madre. La piccola Virgilia continuò a urlare imperterrita, nonostante avesse già visto i genitori, visto che Paolo aveva appena acceso la luce. "Che succede? … Continua a leggere 100 drabble, un’estate: 95
100 drabble, un’estate: 94
94 - Regina "Ma come...? La nostra Regina?" A corte non si era mai udita una notizia simile. Per Lord Joffrey, guardare la semplice porta delle stanze della sovrana stava diventando alquanto sofferente. "Sì, la nostra Regina. Abituati" rispose Lord Macon, andandosene mellifluo. Quel sorrisetto avrebbe dovuto levarglielo qualcuno, però! Col cuore in gola, il … Continua a leggere 100 drabble, un’estate: 94
100 drabble, un’estate: 93
93 - Falange All'improvviso, la Falange si mise a ridere. "Ma dai! Ma come puoi chiamarti Falangetta?" Quest'ultima sospirò. "Ogni anno la stessa storia. Ti devo rispondere sempre allo stesso modo?" "Sì, ti prego!" "Allora, tu devi partire dalle arance. Una volta andavano in bicicletta, poi ovviamente le biciclette si sono rifiutate di portare agrumi … Continua a leggere 100 drabble, un’estate: 93
100 drabble, un’estate: 92
92 - Caccia "La caccia alla volpe è un fenomeno da eliminare!" Pierpaolo aveva un amico di penna inglese. Gli venne in mente da dire una cosa alla classe, così alzò la mano. "Allora perché in Inghilterra è permessa?" "Non dovrebbe!" esclamarono alcuni bambini. La maestra fu d'accordo con loro, ma Pierpaolo voleva ancora la … Continua a leggere 100 drabble, un’estate: 92
100 drabble, un’estate: 91
91 - Armi Polvere, sangue, macerie. Respiri profondi. La pelle non era mai stata così nera, e il caldo appiccica i vestiti. Sa bene che le armi non lo proteggeranno per sempre senza trovare caricatori. Altri respiri. Altro sangue, altro rumore infinito. La gente cade, urla, strepita. Dietro la schiena, un muro. Un solo cumulo … Continua a leggere 100 drabble, un’estate: 91
100 drabble, un’estate: 90
90 - Paradosso "Tu conosci il paradosso di Achille e della Tartaruga?" "Oh sì, alla fine bisogna smettere di pensare che la velocità non esiste e alla fine lo risolvi" "No" "In che senso, no?" "Nel senso che io ho Achille e una tartaruga, proprio qui, e non si sorpasseranno mai" "Ma sono due cavolo … Continua a leggere 100 drabble, un’estate: 90
100 drabble, un’estate: 89
89 - Mare Le era sempre piaciuto il mare. Il fragore delle onde, e lei seduta sulla sdraio a leggere un libro, baciata dal sole dell'estate. Una brezza piena di salsedine le toccò i capelli rossi, facendoli tutti arrivare sulla faccia. Poi il suo sguardo si volse verso una scogliera, molto vicina al parapetto dove … Continua a leggere 100 drabble, un’estate: 89
100 drabble, un’estate: 88
88 - Uccisione Il detective guardò con la solita apprensione il cadavere. Poi, puntuale, sarebbe arrivato il disgusto. Era incredibile come un uccisione poteva cambiare la vita di molte altre persone, alcune di quelle morivano con la vittima vera e propria, spegnendosi definitivamente. E nessuno pensava a loro. Una lieve brezza arrivò sulla scena del … Continua a leggere 100 drabble, un’estate: 88
100 drabble, un’estate: 87
87 - Retrò "Un bellissimo film, dai gusti un po' retrò forse, ma perfettamente godibile e incredibilmente affascinante. Un ottimo esordio per un regista così emergente ma dallo spiccato talento" Johnny lesse la recensione al suo stesso film e tirò un sospiro di sollievo. "Beh? Non è bellissimo?" "No" disse sua sorella, "se conti che … Continua a leggere 100 drabble, un’estate: 87
100 drabble, un’estate: 86
86 - Campanile "Sai, è da tanto tempo che quel campanile non suona." "Davvero?" "Già. Da quindici anni circa. Da quella sera, in cui due innamorati si erano appena dichiarati il loro amore, ma un colpo sordo di pistola fece partire una pallottola, che colpì la persona sbagliata, che cominciò a perdere sangue. Forse per … Continua a leggere 100 drabble, un’estate: 86
100 drabble, un’estate: 85
85 - Tenda "Guardala" "Già, bella setosa" "Ho detto guardala, non toccala" Pino e Gino non erano certo due pozzi di scienza. In ogni caso, i riflessi dei raggi di sole stavano giocando con una bella tenda, ricamata a regola d'arte. "C'è una cimice" disse Pino. "Aaah! Lo sapevo io, l'FBI ci sta tracciando!" esclamò … Continua a leggere 100 drabble, un’estate: 85
100 drabble, un’estate: 84
84 - Taxi "Mi porti a casa, per favore" Per fortuna trovò un taxi, anche a quell'ora. Ritardi, contrattempi, pioggia. Ebbe modo di mettersi comodo, di guardare le luci fuori e ogni tanto contemplare le gocce che facevano a gara per cadere verso la base del finestrino. Stava tornando a casa, finalmente, dopo dieci anni. … Continua a leggere 100 drabble, un’estate: 84
100 drabble, un’estate: 83
83 - Giglio Videro un giglio. "Guarda questo fiore, è forse il mio preferito" le disse lui. "Bianco, altezzoso, puro e fiero, è l'orgoglio dei campi. Magari poi è difficile da tenerlo in vita, non lo so, non sono un esperto. Ma vorrei invitarti a vedere la sua conformazione: un cono che spicca verso l'alto … Continua a leggere 100 drabble, un’estate: 83
100 drabble, un’estate: 82
82 - Cavalcare "Hai mai visto un cavallo?" chiese Brozio a Clizia. "Sì, ovvio! Che domande! ora perché sono un palo della luce non devo vedere un cavallo?" "In effetti" concordò il marciapiede. "Il fatto è che volevo insegnarti a cavalcare. Vieni qui, Galoppino" "Strano nome per un cavallo" disse Galoppino, che comunque arrivò, anche … Continua a leggere 100 drabble, un’estate: 82
100 drabble, un’estate: 81
81 - Realtà "Sì, portami qui, per favore" Ne ho conosciuta una stratosferica stavolta. Come molte altre coppiette, stiamo andando nello spiazzo dove... be', sapete cosa si fa. Sembra tutto molto bello, lei peraltro ha un vestitino azzurro e sorride un sacco. Ho i sudori freddi, perché so che cosa sta per succedere. Si tratta … Continua a leggere 100 drabble, un’estate: 81
100 drabble, un’estate: 80
80 - Baricentro "Scusi, vorrei trovare il baricentro" disse qualcuno a qualcun altro. Ok, era il tassista. Ok, il cliente era un buontempone. "Bari centro? Qui ci troviamo a Blogoville" rispose l'autista. "Oh, certo, ma io ho indicato un'altra cosa. Lei conosce la definizione della mia destinazione?" "Certo che la conosco. È esattamente il centro … Continua a leggere 100 drabble, un’estate: 80
100 drabble, un’estate: 79
79 - Nomade "Si può sapere dove stiamo andando?" Carovane ovunque. Il bambino non riusciva a capacitarsi. "Credo che questo possa andare bene" disse qualcuno dalle prime file. La voce si sparse per ogni diligenza. Il bambino cominciò a respirare il prato e gli alberelli, ma non passarono che pochi giorni che il gruppo tornò … Continua a leggere 100 drabble, un’estate: 79
100 drabble, un’estate: 78
78 - Uva In realtà, quando si dice che siamo arrivati alla frutta, è proprio il momento che preferisco, perché do il meglio di me stesso. Sta di fatto che io sia un frutto, l'uva, per inciso. Guardante quanto sono sensale: una tira l'altra, no? Com'è che mi chiamano? Acini? Chicchi? pentole urlanti? "E chi … Continua a leggere 100 drabble, un’estate: 78
100 drabble, un’estate: 77
77 - Platea La platea mi osserva. Recito, porto una maschera, dove mi sento al sicuro. Posso fare qualsiasi personaggio, dai grandi autori greci a Shakespeare, anche se il Bardo ha sempre un posto speciale nel mio cuore. Le luci, il sipario, il palco, i costumi. Tutto profuma di storia, di gloria, di applausi a … Continua a leggere 100 drabble, un’estate: 77
100 drabble, un’estate: 76
76 - Abbracciare Certo che abbracciare era veramente una fatica. Tuttavia, dopo tutto quel tempo, magari gli altri se lo meritavano. In ogni caso, le persone andavano spesso da lui, quindi magari doveva ricambiare. "Che faccio, ricambio?" chiese a un certo punto, molto esitante, come se dare abbracci fosse proibito per lui, che invece ne … Continua a leggere 100 drabble, un’estate: 76
100 drabble, un’estate: 75
75 - Ottone Re Philip finalmente si sedette sul trono che gli spettava dalla nascita. Forse non avrebbe dovuto dire finalmente, perché l'ebbe ricevuto in eredità, quindi significava che il suo vecchio era morto, forse troppo presto. In ogni caso, si era presentato al popolo o alla fetta di popolazione che contava, e scrutava tutti … Continua a leggere 100 drabble, un’estate: 75
100 drabble, un’estate: 74
74 - Fogliame Il paesaggio era verde. Il fogliame, rigoglioso, stava tranquillo su ogni ramo, senza volerne sapere di scendere. Tutte le foglie, tranne una. "Sono una guastafeste" dichiarò. "E adesso vedrò di scendere verso terra, in modo che sia diversa dagli altri" E cadde, si fece male e venne brucata da una capra sfaccendata. … Continua a leggere 100 drabble, un’estate: 74
100 drabble, un’estate: 73
73 - Galante "Sai, oggi vado a un appuntamento galante" Così si produsse la signora Candela, la quale effettivamente si stava preparando. "Oh, e chi si vedono?" chiese la sua amica. "Due persone, non lo so" "Beh, avrebbero potuto essere anche camaleonti" "Non lo sono" Dopo essersi messa al centro del tavolo del ristorante, i … Continua a leggere 100 drabble, un’estate: 73
100 drabble, un’estate: 72
72 - Pestilenza "È una pestilenza" Le parole del vasetto verde stupirono tutti gli inquilini del frigorifero. "Ma almeno sai cosa significa pestilenza?" chiese stizzito il sacchetto del parmigiano, di quelli che poi si solidificano e vengono più buoni. "Beh, è ovvio, no? Io stesso lo sono. Pesti vuol dire peste e lenza vuol dire … Continua a leggere 100 drabble, un’estate: 72
100 drabble, un’estate: 71
71 - Cleptomania "Affetto da una strana forma di cleptomania..." La vecchia canzone dei Sugarfree mi riempie le orecchie. Saranno almeno quindici anni che non la sento in radio. Ma che succede? In quale stazione sono capitato? Giro la manopola. Eiffel 65. Green Day. Britney. Robbie Williams. Francesco Renga. Non è possibile. Entro su internet, … Continua a leggere 100 drabble, un’estate: 71