Le avventure della lavatrice/1

Il giorno in cui ci laviamo è sempre molto interessante. Ad esempio adoro quando mi si mette nel cesto delle cose da lavare, è come un grande raduno, sapete tipo quelle folle oceaniche che si ritrova per un concerto Power oppure semplicemente per avere l’autografo dell’anonimo autore del libro “Le avventure del Puntatore”.

Insomma, mi piace.

“Non è vero, Calze?” chiedo alle calze.

“Silenzio, Maglietta” risponde una calza, irritata. “Ho una paura terribile che perda mia moglie. Tu NON SAI come ci si sente ad essere una calza! La lavatrice è un essere infernale e ogni volta vivo col patema d’animo!”

È vero, e non riesco a ribattere. Se ne sentono di cotte e di crude, nei telegiornali, nei giornali e anche su Pannibook, il social dei panni: notizie di coppie di calzini divise, bucate e addirittura consorti scomparsi nel nulla, tanto che il format Chi ha Visto la Calza? è uno dei più seguiti del genere.

Quindi decido di non immischiarmi e formulare un diplomatico “Mi dispiace” e mi rivolgo invece alla Camicia.

“E tu Camy che mi racconti?”

“Mah… il solito” risponde lei. “Non ho capito perché sia importante lavarmi. Voglio dire, questa macchia di caffè mi dona molto e mi fa da distintivo, visto che è collocata all’altezza del cuore! Gusto, Macchia?”

“Esatto, cavolo! E che cavolo, sempre lì a cercare di lavarmi, ma vedrete: stavolta sarò più resistente dell’acciaio! Gliela faremo vedere noi, al detersivo e alla candeggina!”

“Uffa, e noi come al solito non vediamo niente!” esclamano in coro i Bottoni, girati alla rovescia.

Al che rispondo “Bottoni, non lamentatevi: avete sentito di Frank, no? il Bottone del polsino destro della Camicia elegante: si è incastrato in uno dei buchi della lavatrice e l’ha fatta esplodere!”

“È stato un eroe, un kamikaze dei nostri tempi” annuisce un’altra maglia. “Meno lavatrici e più caffé irriducibili! Yay!”

Sarà. Io preferisco sempre l’odore del sapone di Marsiglia. Anzi, dovrò chiedergli perché viene da Marsiglia e non dal Mozambico, ad esempio.

Ma ecco che vengono due braccia a sollevare il cestino.

“È ora di lavarvi, ordunque” dice. Sento borbotti e applausi entusiasti, forse sarà meglio raccogliere altri pareri.

“Secondo me questa cosa della lavata ci sta sfuggendo di mano” dice un Maglione. “Sono annoi che faccio sempre lo stesso giro panoramico vedendo sempre lo stesso paesaggio. E basta! È come essere condannati ad andare per anni nello stesso Luna Park e fare sempre lo stesso giro, con l’aggravante che a me stanno venendo fuori i pelucchi!”

“Sìììì! Pelucchi!” dicono costoro, con una vocina fastidiosa come se avessero ingerito elio.

A questo non avevo pensato, ma non ho tempo di rifletterci su, poiché un din don seguito da una voce attira la mia attenzione:

“Buongiorno e benvenuti per una nuova sessione di lavaggio. Oggi trattiamo i capi colorati: si prega di entrare uno alla volta e di lasciare fuori dall’Abitacolo ogni oggetto cartaceo o metallico. Per quanto riguarda i calzini, si prega di tenervi sempre mano nella mano, poiché la Direzione non è responsabile di eventuali separazioni. Per quanto riguarda i bottoni, invece, sono pregati di rivolgere la loro faccia all’interno, in modo che nessun kamikaze possa disturbare l’evento.

La Direzione vi augura buon lavaggio”

Un altro din don e la comunicazione si spegne.

Che bella cosa, la Lavatrice!

 

8 pensieri su “Le avventure della lavatrice/1

  1. Ciao Aven!
    Direi che anche in questo caso sei riuscito a creare un’altra serie di avventure davvero carine. Penso che tutte queste raccolte meriterebbero un giorno di essere destinate alla narrativa per bambini.
    Come ti ho già detto, non perché non meritano, anzi! Ai bambini dovrebbero essere indirizzati i migliori lavori, essendo personalità in evoluzione e gli adulti del domani.
    Quindi, che conoscano fin da piccoli racconti di qualità è molto importante ^^
    Mi è piaciuto moltissimo il tuo paragonare la nostra realtà con quella dei panni, come se fossero effettivamente un microcosmo a parte. Pannibook e Chi ha Visto la Calza? sono stati il colpo di genio, davvero.
    Anche il riferimento al bottone kamikaze mi è piaciuto molto, perché coniuga la realtà nostra con la realtà della lavatrice (i bottoni sono micidiali).
    Anche l’annuncio tipo volo di linea è stato molto esilarante!
    Complimenti davvero ^-^

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  2. Mi capita spesso di fare o di sistemare la lavatrice, ma penso che non riuscirò mai a vederla più nello stesso modo. Soprattutto per ľannuncio terribilmente realistico che mi ha fatto sorridere (anche io, ultimamente, perdo sempre le calze u.u)
    Viviana

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