Auguri!
Se la paura bussa alla porta è perché ha un motivo: ha dimenticato le chiavi di casa, ad esempio. La casa della paura al numero civico numero novanta.
È del Novanta, la paura. Non che questo abbia importanza, ma se dicessi che è nata il trentun ottobre del 90, allora la cosa diventa molto importante, e poi nell’economia dei fantastici quattro devo citare il dottor Destino.
Dicevamo della paura, nata il trentun ottobre del 90, che dimentica le chiavi di casa.
“Ho dimenticato le chiavi” disse “ma adesso chi verrà ad aprire?”
È presto detto. Stava di fatto che per conto della paura, lavorava il signor B. Rivido, il quale era anche tecnico di porte. Infatti ebbe la parte principale del film “Non aprite quella porta, ma un’altra”, col finale che prevedeva l’apertura di una porta, diversa da quella del titolo.
B. Rivido disse “Te la devo aprire?” e la paura: “B. Rivido! Ma che ci fai qui?” e B. Rivido rispose “Adoro le salviette umide.”
“Lavastoviglie!” Esclamò la paura. “Aprimi la porta, che ho dimenticato le chiavi”
“Chiavo” disse la paura. E B. Rivido osservò “Ma allora perché aprire?”
“Perché Aprile dolce aprire”
B. Rivido venne sconfitto da quella logica e, preso un tronchese, aprì la suddetta porta. Quarantacinque minuti di tecnica e precisione. “B. Rivido!”
L’interpellato ebbe un brivido. “Cosa c’è?”
“Hai sbagliato porta!”
In effetti era la porta del coraggio, vicino di casa della paura. Ci voleva coraggio ad abitare accanto alla paura, nata il trentun ottobre del 90. “Ma… santo Alfred Hitchcock!” Sbraitò il dottor B. Rivido. “E non potevi dirmelo quarantacinque minuti fa? Voglio dire, ma le conosci le tue porte?”
“E che sarà mai, una volta aperta una porta, chiusi cento portoni!”
“Che succede qui?” chiese infastidito il burbero Coraggio, colui che batteva di carico anche di fronte a un altro carico. “Ma niente signor Coraggio, la paura qui non ricorda le porte”
La paura gridò “Lavastoviglie! Come osi dire una cosa del genere?”
“Quarantadue” disse B. Rivido.
Il signor Coraggio prese l’asso di mazze e lo gettò sul pianerottolo. “Undici punti” disse “Sono coraggio ma sono anche… COL RAGGIO!”
Sia B. Rivido che la Paura alzarono le mani quando videro sbucare dal nulla un portaombrelli che in realtà era un cannone laser.
“Volete assaggiare un po’ di raggi?” chiese Coraggio.
“No, noi abbiamo i diametri” si difese la Paura, chiudendosi in casa. Era una donna, e tutte le donne hanno delle forcine per entrare nelle porte.
Le proprie porte. La Paura non uscì più di casa e ne approfittò per imparare la briscola col signor B. Rivido.