“Hai mai fatto uno yodl?”
La domanda dello stambecco poteva risultare quantomai imbarazzante per un uomo, ma io ci sono abituato. Sospiro, e lascio cadere un po’ di pietrisco.
“No, non l’ho mai fatto” ammetto. Lo stambecco ridacchia.
“Be’, sai, quello che hai fatto non lo è affatto!”
“Lo so, ma è l’unica cosa che sono capace di produrre. Ma poi che mi domandi a fare, ché nemmeno tu sei in grado di farlo?”
Lo stambecco comincia a sudare freddo e a grattarsi gli zoccoli proprio sopra i miei capelli, che sono appunto il prato del dirupo. “E-ehm… ma certo che so fare un cosa, lì, chissà come si chiama. Mi metto a produrlo!”
Si mette a produrlo ma viene fuori qualcosa di inascoltabile. Inoltre, non ha fatto altro che chiamare molti suoi colleghi, una capra e un cane pastore, il quale ripesca la capra e la trascina di peso.
“Scusa Jack, è che lo stambecco…”
“Sì, ok, ogni volta una scusa diversa” commenta seccato Jack, il cane pastore di cui sopra. No, ma siamo amici, non preoccupatevi.
Il punto è che la vita di un dirupo va così. Un giorno contempli l’orizzonte, il giorno dopo litighi con uno stambecco. Domani chissà.
Il sole sorge di nuovo, e stavolta arriva al mio cospetto una marmotta.
“Dirupo, dirupo! Quanto fa la metà di due?”
Eh? Ma ceto che lo so. Fa uno!
“Ah, meno male! Me lo ero dimenticato, sai?”
Ma come si fa a dimenticarsi una cosa così elementare, Watson!
“Watson? Io sono una marmotta, perlopiù confeziono cioccolata”
E non ti è mai capitato di dividere per due?
“No. Ma una volta ho passato col rosso, visto che all’incrocio non c’era nessuno”
Ma che esempio diamo? Che esempio diamo! No, basta, io faccio cadere altri calcinacci.
“E se non fossimo calcinacci ma mozzarella?”
Ah! Smettiamola!